Nuove ombre calano sulla morte, avvenuta lo scorso novembre, della leggenda degli All Blacks Jonah Lomu. Secondo Joeli Vidiri, suo compagno di squadra negli Auckland Blues, i problemi ai reni che hanno minato la carriera e la vita della star neozelandese costingendolo al trapianto nel 2004 potrebbero essere dipesi dall'uso irregolare di creatina, integratore alimentare che ha il compito di sviluppare la massa muscolare. "Ci davano delle grandi dosi di creatina, prima e dopo gli allenamenti, ma non ricordo quanta ne prendevamo. L'assumeva anche Jonah, anche se non troppa. Eravamo giovani e volevamo arrivare all'obiettivo a tutti i costi. C'era un sacco di pressione e poi, non va dimenticato, iniziavamo ad essere pagati per giocare a rugby".
Vidiri, ex ala degli Auckland Blues con 2 caps all'attivo nella Nuova Zelanda, soffre della stessa sindrome nefritica che ha contraddistinto la vita di Lomu: "Un sacco di gente mi ha parlato della creatina e questo mi fa pensare. Sarei contento se qualcuno tirasse fuori uno studio che facesse capire quali sono gli effetti della creatina. Vorrei saperlo perché servirebbe anche ai giovani, per capire se e come prenderla".
Poche ore dopo l'intervista al Telegraph di Vidiri è arrivata l'attesa replica dell'ex medico degli All Blacks e amico di Lomu, John Mayh: "Jonah aveva ricevuto specifiche avvertenze di non prendere creatina da me e dagli specialisti nefrologi che lo stavano curando - spiega il dottore -. All'epoca studiammo quali fossero le medicine che Jonah non poteva prendere. Crediamo che i problemi di reni che hanno minato la sua carriera siano iniziati ben prima che prendesse in mano un pallone, probabilmente dall'età scolare".