Jacques Brunel è molto realista e non si fa troppe illusioni in vista del match contro l'Inghilterra nonostante la buona prova contro la Francia a Saint-Denis. "L'Italia non ha mai battuto gli inglesi e domenica non parte favorita. Sono un avversario molto, molto duro ma la sfida, l'ambizione, deve essere quella di rimanere a contatto nel punteggio per 70 minuti. Se ci riusciremo, tutto potrà succedere", ha detto il ct azzurro nella conferenza stampa della vigilia della sfida di domenica all'Olimpico, seconda giornata del Sei Nazione 2016 di rugby.
Brunel ha poi aggiunto: "L'ambizione che abbiamo mostrato a Parigi, la voglia di imporre il nostro gioco, è la stessa che abbiamo cercato sempre di avere in questi anni. A volte ci siamo riusciti, altre no, ma la volontà non è mai venuta meno". Sulla nazionale inglese il ct, all'ultima esperienza con gli azzurri, ha spiegato: "Anche se hanno cambiato allenatore, il modo di giocare è quello tipico, molto diretto, basato sulla fisicità degli avanti. L'Inghilterra non è la Francia, a cui è possibile instillare dubbi. La loro struttura di gioco è sempre quella: occupazione del campo e possesso per quanto tempo sarà necessario. Rispetto al passato hanno trequarti con maggiori abilità, tutti molto pericolosi. Sono un avversario molto duro".
Sullo schieramento dell'Italia Brunel ha poi aggiunto: "Biagi è rientrato in gruppo ed abbiamo deciso di schierarlo dall'inizio. Steyn e Padovani in panchina? Non si tratta di una bocciatura per chi è stato sostituito ma della scelta di creare competizione interna. Padovani, può dare copertura per il ruolo di estremo, dove ha giocato in passato, permettendoci di mantenere Palazzani come secondo mediano di mischia".