Rugby, Italia a Cardiff: come farà ad evitare il Cucchiaio di Legno?

Pubblicato il 12 marzo 2018 alle 14:44:11
Categoria: Senators
Autore: Redazione Datasport

E vai all’inseguimento dell’ennesimo annunciato temuto meritato…cucchiaio di legno. L’Italia ovale, al Millennium di Cardiff, si ritrova insieme a 85mila dragoni in maglia rossa, fra canti stupendi e birra a fiumi, e l’ennesima sconfitta di questa brutta serie per Conor O’Shea. Con l’inevitabile avvicinamento a quel deprecato trofeo alla rovescia, denominato anche “della vergogna”, che nel Sei Nazioni significa… tutte sconfitte (no ultimo posto, please). Non riusciamo a intuire come possa andare diversamente da una sconfitta. Fino allo scorso anno, si parlava sempre di..onorevole sconfitta. I ragazzi si battono, vanno benino, cedono, fisicamente e moralmente negli ultimi venti minuti e trac, arriva la tariffa. Ergo, il punteggio pesante, da quaranta punti in su.

Quest’anno la marcia sembra diversa. Cambiata la musica. I ragazzi vengono travolti. A volte subito, nei primi 20’. A volte poco dopo, nella seconda metà del primo tempo. Ma si rifanno nel finale, quando gli avversari con la pancia piena di mete, si rilassano, allentano presa e tensione, ci concedono qualche svarione che ci porta in meta. E’ accaduto con gli inglesi, poi con gli irlandesi e i francesi. Brutto segnale per chi mastica rugby. L’avversario che ci stima e rispetta, a differenza del calcio che inscena la deprecabile odiosa melina, ci onora attaccandoci ancora per segnarci un’altra meta. Non significa maramaldeggiare. Vuol dire: perdete, siete sconfitti, ma vi siete battuti bene e noi cerchiamo di darvene un’altra per sottolineare il vostro valore.


Articolo scritto da Carlo Gobbi (SportSenators.it). Per continuare a leggere l'articolo, clicca QUI.