Cade un altro muro in Sudafrica. Rassie Erasmus, nuovo ct degli Springboks, la nazionale di rugby per decenni feudo dei bianchi, ha deciso di nominare capitano per il test match del 9 giugno contro l'Inghilterra, il 27enne di colore Siya Kolisi. Il terzo linea degli Stormers sarà il primo giocatore nero in 127 anni di storia a indosserà la fascia di capitano degli Spingbooks in una gara ufficiale.
La scelta del nuovo allenatore è a tutti gli effetti epocale per la storia di un Paese che anche dopo la fine dell'apartheid, ha faticato a coinvolgere i giocatori di colore nel proprio movimento. All'Emirates Airline Park (ex Ellis Park Stadium) il prossimo 9 giugno si scriverà una bellissima pagina di storia di questo sport. Erasmus ha commentato così la sua esemplare decisione: "Si tratta di uno dei giocatori che hanno più degnamente rappresentato gli Springboks nelle ultime stagioni. Essere capitano dei Boks è un grande onore e sono certo che Siya saprà essere all'altezza del ruolo. E' un grande lavoratore, e gode del rispetto di tutti i compagni".
Una nomina che ha reso fiero anche l'amico e icona del rugby sudafricano Bryan Habana: "Hai fatto tanta strada, amico mio...", ha scritto l'ex giocatore sui social. La storia di Kolisi è stata condizionata dalle umili origini, dove ha rafforzato la sua grande personalità che gli ha permesso di arrivare tra i professionisti ma il ricordo della sua infanzia è sempre presente ma come esempio per le future generazioni: "Ogni volta che entro in campo cerco di essere d'ispirazione a chi è stato nella mia condizione: se ci credi, tutto è possibile, il tuo passato non determina il tuo futuro."