Da poco meno di 24 ore si è conclusa la rassegna di Russia 2018. La ventunesima edizione del Mondiale, che ha visto vincere la Francia nella finale contro la Croazia (4-2), passerà alla storia non solo per l'imprevedibilità (finale inedita, campioni in carica eliminati ai gironi, Messi e Ronaldo fuori agli ottavi), ma anche per i record che ha stabilito. In particolare, ce ne sono tre, e due di questi riguardano i tiri dal dischetto, mentre l'altro è relativo alle autoreti messe a segno.
Partiamo proprio dai gol nella porta sbagliata: ben dodici in questa edizione, un vero e proprio record. Di questi, addirittura nove nella fase a gironi, mentre in quella ad eliminazione diretta ne sono arrivati tre: quello di Ignashevich in Spagna-Russia, quello di Fernandinho in Brasile-Belgio e, infine, quello di Mandzukic nella finale Francia-Croazia, il primo in assoluto in un atto conclusivo del Mondiale. Mai nella rassegna è arrivato un così alto numero di autoreti.
Si è fatta la storia, però, anche dal dischetto. Innanzitutto, Russia 2018 ha stabilito il primato di ottavi di finale decisi dagli undici metri. Su otto partite, ben tre si sono decise oltre i 120 minuti: Croazia-Danimarca, Colombia-Inghilterra e Russia-Spagna. Sono stati assegnati, inoltre, ben 29 rigori, record assoluto nella competizione. Di questi, ben 22 realizzati e 7 falliti (tra questi, quello di Lionel Messi contro l'Islanda). Il 43% dei gol, inoltre, è stato segnato su palla inattiva: a Brasile 2014 si era arrivati appena al 28%.