Sabato a Verbania torna Ivan Zucco, bella sfida Martin-Kaba

Pubblicato il 14 luglio 2023 alle 19:07
Categoria: Boxe
Autore: Redazione Datasport.it

 

Sabato a Verbania torna Ivan Zucco, bella sfida Martin-Kaba. Sul ring anche Sarchioto e Grandelli

di Giuliano Orlando

Il ragazzo di casa Ivan Zucco, l’alfiere della OPI Since 82, della famiglia Cherchi, torna a combattere davanti al proprio pubblico, per tenere i muscoli caldi in attesa dei prossimi e più impegnativi appuntamenti. Al momento il verbanese è sesto nel ranking dell’EBU e forse meriterebbe una classifica migliore, mentre col WBC, dove è campione Internazionale è al numero 14. L’ultima sua apparizione sul ring, data dallo scorso 23 marzo sul ring dell’Allianz di Milano, dove conquistò la vittoria più importante della carriera, battendo il quotato inglese Germain Brown (12-2) che dopo quella sconfitta non è più risalito sul quadrato. Nell’occasione Zucco disputò un match perfetto sul piano tattico, costruendo il successo con grande lucidità, trovando sempre la giusta contraria, contro il più alto e prestando ospite, che tentò in tutti i modi di scalfire la bella difesa e le pronte repliche del nostro. Zucco in occasione della nuova edizione del Memorial Matteo Del Grosso, ospitata al Teatro Maggiore, sosterrà sei round contro il francese Baptiste Castegnaro (16-24) collaudatore di 32 anni, attivo dal 2013, reduce dal successo per KO al quarto round sul connazionale Kevin Thomas Cojean (29-13-3), già campione di Francia nel 2021 e sfidante all’Unione Europea mediomassimi. Sulla carta Zucco è largamente favorito e il match è stato allestito come impegno interlocutorio per mantenere il contatto con l’atmosfera agonistica. Senza concedersi distrazioni. Anche perché l’ambizione di inserirsi nel gioco europeo è concreta. Titolo detenuto da Kevin Lele Sadjo (20) 33 anni, francese di colore e picchiatore tremendo come dimostrano i 18 ko all’attivo, che difenderà la cintura prossimamente in casa contro Giovanni De Carolis (33-10-1), 38 anni, sfidante ufficiale.                                                                               

Di diverso sapore e interesse la sfida tra i superleggeri Sandor Martin (40-3), lo spagnolo guidato dalla OPI, numero uno tra gli sfidanti al mondiale WBC e l’ex campione italiano Arblin Kaba (15-3-1), attuale titolare della cintura del Mediterraneo WBC. Il barcellonese europeo dal 2017 al 2021, ha sfiorato il successo clamoroso contro Teofimo Lopez il 10 dicembre 2022 al Madison Square Garden di New York per l’International WBO, mettendo l’americano al tappeto nel secondo round. Il verdetto finale dava ragione all’americano per split decision. Il 10 giugno scorso Lopez conquistava il WBO battendo l’inglese Josh Taylor (19-1) in 12 riprese. Martin a sua volta guarda con interesse alla cintura WBC che è nelle mani di Regis Prograis (28), 34 anni, residente a Houston nel Texas, mancino dal sinistro micidiale, come dimostrano ii 24 KO su 29 vittorie e una sola sconfitta, peraltro discutibile, subita il 26 ottobre 2019 a Londra contro l’inglese Josh Taylor, al quale lasciò le cinture WBA e WBC. Che riprese (WBC) lo scorso novembre mettendo KO all’undicesimo tempo il connazionale Josè Zepeda (36-3), 34 anni, già in netto svantaggio. Il WBC ha indicato Martin primo sfidante. Prima di questa opportunità, ha chiesto ai Cherchi un match di collaudo impegnativo. Nulla di meglio di un pugile come Kaba, che sale sul ring deciso a vendere cara la pelle. Nato in Albania, trasferitosi giovanissimo nel foggiano, a Rocchetta Sant’Antonio, dove apprende i primi rudimenti della boxe. Si sposta a Bologna per studiare e nel contempo frequenta la palestra Boxe Le Torri del maestro Paolo Pesci. Nel 2019 ottiene la cittadinanza italiana, e nello stesso anno diventa campione nazionale battendo Ballisai. Perde la cintura alla terza difesa, contro Charly Metonyekpon, con un verdetto bugiardo. In carriera ha subito tre sconfitte. In merito a questa sfida il suo maestro Paolo Pesci esprime questa opinione. “Il valore di Sandor Martin non lo mettiamo in dubbio. Nello stesso tempo conosco bene Arblin Kaba che vuole provare ad affrontare un grande campione. Nel caso di una bella prova, la sua quotazione a livello europeo salirà e questo è il nostro obiettivo. Dopo l’assurda sconfitta a Osimo, l’EBU lo ha retrocesso e noi puntiamo a risalire. Inoltre ogni match ha la sua storia e quella contro Martin è ancora da scrivere”.           

 Da seguire il medio romano Giovanni Sarchioto (7), che dopo l’ottimo passato dilettantistico (argento agli europei youth, due titoli Italiani assoluti e uno da junior), dal passaggio nei pro (2021) ha confermato le attese, affinando progressivamente un repertorio di ottima qualità. Affronta il francese Brayan Guedes (4-4-1), 25 anni, sulle otto riprese, utili a rafforzare l’esperienza di ring, in attesa di affrontare la sfida per il titolo italiano. Il superpiuma Francesco Grandelli (16-2-2), ex campione italiano e sfortunato nell’assalto europeo contro Mauro Forte in maggio, torna sul quadrato per risalire in fretta e chiedere la rivincita al mancino romano. Grandelli trova il veterano Emiliano Salvini (19-42-2) 44 anni, sui 6 round, e Alessandro Cherchi spiega la scelta forzata. “Pur nel rispetto per Salvini, è chiaro che il match è squilibrato, d’altronde è stato l’unico disponibile in un momento dove anche i pugili vanno in vacanza. Ho chiesto a Grandelli di svolgere un allenamento e non oltre. Va bene per entrambi e lo spettacolo è comunque garantito”.                                               

Primo colpo di gong alle ore 19.

Giuliano Orlando