Il Sambo, la disciplina di combattimento di origine russa, sviluppatasi negli anni ’20 del XX secolo, quale metodo di offesa-difesa nell’Armata Rossa, negli ultimi decenni si è sviluppata in tutto il mondo, raggiungendo un altissimo numero di praticanti e oggi si svolgono tornei e campionati in tutti i continenti, ormai prossima al traguardo dei Giochi Olimpici, come lo stesso CIO ha assicurato, inserendola nei programmi a Cinque Cerchi. La presenza del sambo in forma ufficiale fin dalla prima edizione dei Giochi Europei a Baku in Azerbajan nel 2015, e quella dei prossimi a Minsk in Bielorussia, dei migliori atleti continentali del sambo, che combatteranno il 22-23 giugno, ne rappresenta la conferma ufficiale.
Come ci informa Roberto Ferraris, team leader e responsabile tecnico dell’Italia, oltre che segretario Generale FIAS, in questa occasione il criterio di qualificazione è stato molto selettivo: “La European Sambo Federation in accordo con l’EOC, ha concesso la partecipazione ai migliori 8 atleti ciascuno per le 18 categorie, 9 maschili e altrettante femminili. Con la certezza di assistere a confronti entusiasmanti e molto equilibrati tirati al massimo dell’esasperazione agonistica e strategica, con verdetti sul filo del punto”.
Rassegna di grande qualità, superiore ai recenti europei svoltisi a Gijon in Spagna, dove il livello tecnico è risultato molto elevato, come ha affermato il presidente europeo, il professor Sergey Eliseev, sempre presente alle maggiori rassegne e molto attivo nella promozione del Sambo in Europa.
Nella capitale bielorussa, saranno presenti 142 atleti in rappresentanza di 30 nazioni (24 nei maschi, 23 nel settore femminile) praticamente tutti i paesi continentali più importanti. Nel settore maschile Russia, Georgia e Bielorussia con 9 atleti, Azerbajan e Ucraina con 6, l’Armenia con 5, seguono Bulgaria, Grecia e Francia con 3; Romania, Italia, Serbia e Moldovia con 2, altre 11 nazioni con un atleta. In quello femminile: Russia, Bielorussia e Ucraina con 9 atlete; Romania con 7; Francia con 6; Moldovia e Georgia con 5; Bulgaria con 3; Grecia e Spagna con 2, seguono altre 13 nazioni con una rappresentante.
Il team italiano composto dagli atleti Alice Perin, Mattia Galbiati e Alessio Micheli, che hanno svolto una preparazione molto accurata con raduni, stage e allenamenti specifici, per presentarsi al meglio di un test di eccezionale importanza, dal presidente nazionale Donato Milano, dall’arbitro internazionale Paolo Saccone oltre al responsabile azzurro Roberto Ferraris è partito ieri diretto a Minsk in Bielorussia. Il Sambo sportivo, disputerà il torneo il 22 e 23 giugno, con l’assegnazione delle medaglie maschili e femminili nelle 18 categorie riconosciute. Per illustrare la situazione generale, e conoscere meglio i vertici a Minsk, ho chiesto ad un tecnico di dare qualche informazione sulle punte in ogni categoria.
Come in ogni sport di combattimento le sorprese sono sempre possibili, fermo restando che la Russia resta la squadra più forte in assoluto, segnalo atleti e atlete che in base ai risultati ottenuti lungo il 2108 e 2019, si sono messi in luce e che ai Giochi dovrebbero confermare quanto fatto nel recente passato. Partendo dalle gare maschili nei kg. 52: va menzionato l’armeno Kirakosyan Tigran, plurimedagliato mondiale, che sicuramente salirà da podio. Nei 57, il georgiano Chidrashvili Vakhtangi merita attenzione, come l’ucraino Yevdoshenko Dmytro nei 62. Scaramanticamente nei 68, non faccio pronostici sull’italiano Galbiati Mattia, ma segnalo l’azero Hasanov Emil (AZE) da podio sicuro. Nei Kg.74, la categoria che considero più difficile con gli 82 kg., nomino il giovane Markarian Georgios, figlio d’arte, russo naturalizzato greco, destinato al podio con l’idolo di casa Papou Stephan, oro a Baku nel 2015. Negli 82 kg., abbiamo Miceli Alessio, bronzo agli europei in Spagna. Vedo al vertice il locale Yemelyanau Tsimafei anche lui figlio d’arte e Berulava Besarioni (Geo) iridato in carica 2018. Mi sbilancio nei 90 kg.: Perepelyuk Andrey (Rus), seguito da Ghviniashvili Paata (Geo), Stsepankou Aliaksei (Blr) e Stetsenko Dmytro (Ukr). I 100 kg. ci hanno abituati alle sorprese. Ritengo da podio Tachii Denis (Mda) e l’inossidabile Kazusionak Andrei (Blr). Nei +100 nomino due atleti da podio: Berdzenishvili Beka (Geo) e Rybak Yury (Blr), che uniscono esperienza e passione.
Passiamo alle categorie femminili.
Nei Kg.48, tutte forti e titolate, ma la più brava è Bondareva Elena (Rus). Nei Kg.52 punto su Riabova Diana (RUS), ma attenzione alla bielorussa Zharskaya Marina, già mondiale e ferma per allevare le 2 bambine. Ritorna e potrebbe fare bingo. Kg.56: categoria difficile con i kg.68, le presenti vantano podi importanti. Vedo un vertice con Fournier Laura (Fra) e Poroineanu Daniela (Rou). Nei kg. 60, prevedo la russa Kostenko Yana (Rus) con Di Shevchenko Anastasiya (Ukr). La nostra Alice Perin milita nei 64 kg. ha vinto il bronzo europeo, è ottimamente preparata. La categoria è dominata da Matzko Tatiana bielorussa, la più forte in assoluto, che vuole il bis dopo Baku nel 2015. La russa Mokhnatkina Marina domina da 6 anni, imbattibile
nella lotta a terra, ma dovrà guardarsi dalla Budeanu Natalia (Mda), dalla serba Jandric Ivana oro a Baku e dalla emergente Moskalova Kateryna (UKR) dominatrice da jr. Nei 72 kg.: cito Odzelashvili Nino (Geo), Smal Nataiya (Ukr), Ambartsumian Galina (Rus) e Namazava Volha (Blr). Il sorteggio influirà parecchio. Negli 80 kg. punto sulla ragazza di casa Oryashkova Mariya (BUL), per la quale non escludo l’oro. Nei +80, non azzardo alcun pronostico.
Il quadro completo di tutti i partecipanti ai Giochi europei 2019 a Minsk. Uomini: 52 kg Kirakosyan (Arm); Krasinski (Biel); Kubarkov (Rus); Samadov (Aze),; Nadareishvili (Geo);
Bratchenko (Ukr); Rima (Rom); Katkus (Litu): 57 kg - Celik (Tur); Chidrashvili (Geo); Khertek (Rus); Burdz (Blr); Khalilov (Aze); Yanakov (Bul); Manukyan (Arm); Pylypiak (Ukr). 62 kg - Bagdasarian (Rus); Aniskevich (Blr); Garayev (Aze); Chirgadze (Geo); Karakazidis (Gre); Yevdoshenko (Ukr); Fomin (Est); Vu Nam Hai (Ger). 68 kg - Hasanov (Aze); Koksha (Blr); Kletskov (Rus); Szoke (Rou); Liluashvili (Geo); Ivanov (Bul); Galbiati (Ita); Bogdanov (Mkd). 74 kg - Skryabin (Rus) Markarian (Gre); Martirosyan (Bul);
Nakhutsrishvili (Geo); Papou (Blr); Ghazaryan (Arm); Abdullayev (Aze); Sumpor (Cro). 82 kg - Miceli (Ita); Perepelyuk (Rus); Berulava (Geo); Grigoryan (Arm); Yemelyanau (Blr); Balampanasvili (Gre); Huseynov (Aze), Oslobanu (Mda). Sahakyan (Arm); Jourdan (Fra); Stetsenko (Ukr); Turecek (Cze). 100 kg - Chernoskulov (Rus); loriashvili (Geo); Resko (Let); Kazusionak (Blr); Tachii (Mda); Segard (Fra); Boloban (Ukr); Siranko (Hun); +100 kg - Osipenko (Rus); Berdzenishvili (Geo); Rybak (Blr); Bondarenko (Ukr); Papadopoulos (Cyp); Fernandez (Spa); Herbreteau (Fra); Gajic (Srb).
Donne: 48 kg - Bondareva (Rus); Kapayeva (Blr); Wojciak (Fra); Lalazaryan (Arm); Novikova (Ukr); Tsvetanova (Bul), Chiss (Rom). 52 kg - Zharskaya (Blr); Riabova (Rus); Buiok (Ukr); Kovacs (Rou); Ivanova (Blr); Esanu (Mda); Diaz Vidal (Isr); Evilakova (Svk). 56 kg - Kazeniuk (Rus); Poroineanu (Rou); Arkhipava (Blr); Ilkiv (Ukr); Janashvili (Geo); Donos (Mda); Gogua (Gre); Fournier (Fra). 60 kg - Shevchenko (Ukr); Kostenko (Rus); Harelikava (Blr); Artemciuc (Mda); Ionescu (Rou); Jimenez (Spa); Abashidze (Geo); Ovtsarenko (Est). 64 kg - Matsko (Blr); Skorda (Gre); Onoprienko (Rus); Sayko (Ukr); Perin (Ita); Corno (Ger); Valvoi (Rou); Cabas (Spa). 68 kg Budeanu (Mda); Zhylinskaya (Blr); Mokhnatkina (Rus); Jandric Ivana (Srb); Moskalova (Ukr); Babic (Cro); Legall (Fra); Jarkowska (Pol). 72 kg - Odzelashvili (Geo); Namazava (Blr); Ambartsumian (Rus); Zutova (Aze); Smal (Ukr); Podelenczki (Rou); Bolohan (Mda); Larose (Fra). 80 kg - Oryashkova (Bul); Tsimashenka (Blr); Kusanova (Rus); Kovalska (Ukr); Gorissen (Ola); Bru Chloe (Fra); Leonidze (Geo); Masy (Bel). +80 kg – Kebadze (Geo); Kaliuzhnaya (Blr); Sapsai (Ukr); Balashova (Rus); Paunescu (Rom); Chirac (Fra); Stefanovic (Ltu).
a cura di Giuliano Orlando