Samir Handanovič è nato a Lubiana il 14 luglio 1984 ed è un calciatore sloveno, portiere dell'Inter, di cui è l’attuale capitano. Soprannominato Batman, è un portiere agile e reattivo nonostante il fisico imponente. Si distingue per costanza di rendimento e sicurezza nelle uscite, soprattutto in quelle basse, tra i maggiori punti di forza del suo repertorio, nonché per una spiccata propensione a parare i calci di rigore. Affermatosi come estremo difensore di stampo tradizionale, dedito quasi esclusivamente alla protezione della porta, all'Inter ha saputo evolvere il proprio stile di gioco durante le gestioni di Luciano Spalletti e Antonio Conte, migliorando nel controllo di palla e nella precisione dei passaggi, tanto da ergersi a elemento chiave per l'impostazione della manovra. All'età di 20 anni viene acquistato a titolo gratuito dall'Udinese. Nella stagione 2005-2006, si trasferisce in prestito al Treviso. Debutta nella prima partita di campionato di Serie A contro l'Inter subendo 3 reti (tutte e tre da parte di Adriano). Nella sessione invernale viene ceduto in prestito proprio alla Lazio, con la quale debutta nell'ultima partita di campionato contro il Parma. Nella stagione 2006-2007 si trasferisce in prestito al Rimini in Serie B, dove è da subito titolare. Esordisce il 9 settembre contro la Juventus con il risultato finale di 1-1. Ritorna all’Udinese nella stagione 2007/2008 e da li in poi diventa titolare inamovibile dei bianconeri friulani.
Il 9 luglio 2012 passa all'Inter a titolo definitivo con accordo di compartecipazione, nell'ambito dell'operazione Davide Faraoni si trasferisce all'Udinese con la stessa formula. Lo sloveno viene scelto per raccogliere l'eredità del brasiliano Júlio César. A causa di un infortunio, debutta con la maglia nerazzurra solo il 16 settembre, nella partita vinta contro il Torino (2-0). L'esordio nelle coppe europee avviene in Europa League 3 giorni più tardi, nella partita contro il Rubin Kazan (2-2). Il 19 giugno 2013 l'Inter risolve a suo favore la comproprietà di Handanovič, con l'Udinese che fa lo stesso con Faraoni. Il 15 dicembre, nella gara contro il Napoli (2-4), para il primo rigore della sua esperienza nerazzurra, confermando la fama di para-rigori che si era guadagnato già ai tempi dell'Udinese: tra il 2014 e il 2015 ne respingerà 7 su 8, di cui i primi 6 consecutivi. L'anno successivo è negativo per la squadra, ma lui offre comunque ottime prestazioni. Il 27 novembre 2014, nella vittoria contro il Dnipro (2-1), gioca la centesima partita in tutte le competizioni con l'Inter. Il 19 aprile 2015 raggiunge le 100 presenze in campionato con la maglia nerazzurra, nel derby contro il Milan (0-0). Nella stagione 2015-2016 colleziona la trecentesima presenza personale in Serie A, nella partita contro la Fiorentina del 27 settembre 2015 (1-4). Nell'annata 2016-2017, nella partita vinta contro la Lazio del 21 maggio 2017 (1-3), indossa per la prima volta la fascia di capitano dell'Inter. La stagione 2017-2018 vede Handanovič disputare tutte le partite di campionato, senza saltare neppure un minuto. Oltre a ciò, l'estremo difensore mantiene la porta inviolata in 17 occasioni, eguagliando il record interista stabilito da Júlio César nella stagione 2009-2010. La squadra termina il campionato al quarto posto, tornando in Champions League dopo sei anni di assenza.
Nell'annata 2018-2019 disputa per la prima volta in carriera la fase a gironi della Champions League (seconda in generale dopo l'esperienza ai play-off nella stagione 2011-2012 con la maglia dell'Udinese), debuttando il 18 settembre 2018 nella vittoria sul Tottenham (2-1). Il 13 febbraio 2019, a causa di alcune frizioni tra Mauro Icardi e la società nerazzurra, viene nominato nuovo capitano della squadra. Gioca di nuovo tutte e 38 le partite di campionato e riesce a eguagliare il record della stagione precedente di 17 partite senza subire gol, risultando anche importante all'ultima giornata nel successo contro l'Empoli (2-1) per far sì che l'Inter arrivasse quarta. Viene inoltre scelto dalla Lega Calcio come miglior portiere della stagione appena conclusa. È secondo tra i giocatori stranieri più presenti in Serie A, alle spalle di Javier Zanetti (615). Detiene, a pari merito con Gianluca Pagliuca, il primato di calci di rigore parati nella storia della Serie A, 24. Inoltre è il portiere che ne ha parati di più nel corso di una stagione, 6 (nel campionato 2010-2011). A livello individuale è stato nominato per tre volte Calciatore sloveno dell'anno (2009, 2011, 2012), oltre ad essere stato inserito nella Squadra dell'anno AIC nel 2011, nel 2013 e nel 2019.