Week end ricco di appuntamenti per il boxing mondiale. Risuona il colpo di gong in tutti i continenti. Dalla Repubblica Dominicana alla Nuova Zelanda, dal Guatemala alla Namibia, dalle Filippine al Kazakistan, Francia, Germania, Messico, Inghilterra e Stati Uniti dove sono previste una decina di appuntamenti. Il più importante a Miami in Florida, dove il supercampione messicano Saul Canelo Alvarez (54-1-2) 30 anni, attivo dal 2005, mette per la prima volta in palio le cinture supermedi WBC-WBA contro Avni Yildirim (21-2). Il turco, 28 anni, ha debuttato nel 2014, inanellando una striscia di 16 vittorie, combattendo il 18 febbraio 2017 al Principe di Milano, battendo per KO al primo round, Alex Sushchy. La prima sconfitta a Stoccarda in Germania nell’ottobre 2017, contro l’inglese figlio d’arte, Chris Eubank che lo mette KO al terzo round, in palio la cintura IBO supermedi. Il secondo tentativo iridato avviene il 23 febbraio 2019 a Minneapolis nel Minnesota, contro il locale Anthony Dirrell. Match abbastanza equilibrato, fermato al 10° round per ferita dell’americano. Il conteggio dei cartellini premia di misura Dirrell, che si prende la cintura vacante WBC dei supermedi. Dopo quella sconfitta non è più salito sul ring. A sua volta, il messicano che gestisce autonomamente la propria attività, è reduce dalla vittoria sul britannico Callum Smith (27-1) fino ad allora imbattuto, dello scorso 19 dicembre a Dallas (Texas). Pronostico largamente a favore del messicano. In caso di improbabile successo del turco, vista la quotazione (1-33), chi ha puntato su Yldirim, farebbe bingo. Sempre sabato, a Berlino, allo Sport Park, c’è molta Italia sul ring. Il medio Vincenzo Gualtieri, genitori calabresi, passato alla colonia Agon Sport, duella contro Sofiane Khati in palio il Continental IBO. Compito molto difficile per il superwelter, non più verde, Stefano Castellucci di fronte ad Haro Mateyosyan, molto quotato e favorito per conquistare l’Intercontinentale IBF. Ancora una cintura Internazionale IBO in palio, tra i supermedi William Scull (15) cubano e Gino Kanters, olandese proveniente dalla kick. Altro connazionale, il medio Thomas Piccirillo, ha dato la rivincita ad Adam Amkhadov, battuto in precedenza. Serata fiume con presenza femminile e diversi giovani che tentano la strada del professionismo. Venerdì 26 febbraio grande boxe anche in Italia, a Milano per la Matchroom Italy dei Cherchi, con un programma di grande interesse. Clou riservato al ritorno del supermedio Daniele Scardina (18) che affronta lo spagnolo Cesar Nunez (17-2-1) in palio l’importante cintura dell’Unione Europea. Una bella sfida abbastanza equilibrata, anche se da buon italiano mi auguro che Daniele porti il titolo in Italia, biglietto da visita importante per ulteriori passi avanti verso traguardi ancora più ambiziosi. Accanto al clou, altre tre sfide titolate, una più interessante ed equilibrata dell’altra. Maxim Prodan (18-0-1) ucraino di nascita, adottato da Milano, mette in palio l’Internazionale welter IBF contro l’ex tricolore Nicola Cristofori (11-2-2) pugile mancino longilineo di Ferrara, da non sottovalutare, capace di esaltarsi contro fighter come Prodan, che prediligono l’attacco frontale, mentre Cristofori ha buon gioco di gambe e veloci rientri laterali. Altro titolo internazionale in palio, quello dei piuma IBF, tra il mancino toscano Davide Tassi (11), attuale campione d’Italia, e il piemontese Francesco Grandelli (14-1-1) ex tricolore. Due pugili tecnicamente molto bravi, velocissimi e mobili, che suppliscono alla scarsa potenza con la precisione. Per Tassi è l’esame per il salto di qualità, mentre Grandelli sulla carta favorito, la conferma di valere i primi in Europa. Tobia Loriga (32-8-3) è l’esempio del pugilatore senza tempo, a 43 anni ha l’entusiasmo di un ventenne e resistenza incredibile alla fatica. Attivo dal 2003, il crotonese si gioca il titolo welter, contro uno dei giovani più promettenti, quale Nicholas Esposito (13), cremonese di 26 anni, allenato dal padre, al primo esame tricolore. Da una parte esperienza e anche abilità, oltre ad un temperamento battagliero, dall’altra il ritmo offensivo asfissiante dello sfidante, oltre ad un pizzico di potenza nel destro. Comunque vada a finire, la certezza che la parte spettacolare sarà la protagonista della sfida. In apertura il possente romano Mirko Natalizi (9) e l’inedito Vincenzo La Femina (6), per incrementare positivamente il proprio record.
La scorsa settimana si sono svolte sfide mondiali importanti. La prima ha riguardato Oscar Valdez (29), 30 anni, il messicano già campione del mondo dei piuma WBO, che sul ring di Las Vegas conquista la cintura superpiuma WBC, scalzando in modo brutale uno dei migliori campioni in attività, il connazionale Miguel Berchelt. (38-2), dominatore della categoria dal 2017 ad oggi. L’unico precedente insuccesso risale al 2014, da allora aveva scritto nel suo record 17 vittorie. Oscar Valdez si è confermato picchiatore terribile, facendo contare tre volte nel corso del match, il pur talentuoso rivale. Il sinistro decisivo nel decimo round risulta devastante: Berchelt crolla pesantemente al tappeto e viene portato precauzionalmente in ospedale. Per fortuna la punizione non ha lasciato tracce, ma la sconfitta deve far riflettere. Valdez intende conquistare tutte altre sigle. Tempestiva la risposta di Shakur Stevenson, campione piuma WBO nel 2019, argento ai Giochi di Rio 2016, che si è detto pronto ad affrontare il messicano. Ricordiamo che nel febbraio 2019 a Frisco, il nostro Carmine Tommasone resistette 7 riprese con molta dignità. In locandina, il ventenne Gabriel Flores jr. famiglia messicana, papà allenatore e il fratello maggiore Rogelio Gutierez in attività, ha entusiasmato il pubblico dominando il portoricano Jayson Velez (29-8-1), che nel lontano 2014 pareggiò col russo Evgeny Gradovic, per il mondiale IBF piuma. Non è valsa l’esperienza di Velez ad evitare la sconfitta per KO al sesto round. Gabriel è passato professionista nel 2017 con la Top Rank di Bob Arum, a soli 17 anni, ed è giunto alla ventesima vittoria, ormai vicino ad una sfida titolata nei leggeri. Il brasiliano Esquiva Falcao (28), 31 anni, antico bronzo iridato 2011 e argento ai Giochi di Londra 2012, pro dal 2014, dopo anni di piccolo cabotaggio, sembra deciso a bussare ai quartieri alti. Nella serata di Las Vegas, ha battuto nettamente il russo Artur Akavov (24-4), 35 anni, due tentativi mondiali (2016 e 2019) per la cintura medi WBO, e questa vittoria dovrebbe farlo salire nel ranking mondiale. Importante successo del massimo svedese Otto Wallin (22-1), su Dominic Breazeale (20-3), gigante californiano di due metri, già sfidante di Wilder, al Mohegan di Uncasville. Wallin ha saputo anticipare un rivale generoso, sempre in attacco ma senza adeguata difesa. Wallin ha boxato di rimessa colpendo preciso, anche se la mancanza di potenza costringe il pugile europeo a doversi sobbarcare la lunga distanza. E proprio nella parte finale ha sofferto il ritorno offensivo dell’americano, decisamente infaticabile.Trova la vittoria l'ex campione leggeri IBF, salito di categoria, Robert Easter Jr. (23-1-1) contro Ryan Martin (24-2) sui 12 round.
A Manila il titolo WBA paglia vacante, ha trovato nel filippino Victorio Saludar (22-4) il nuovo titolare, dopo 12 round combattuti contro il connazionale Robert Paradero (18.-1) che l’ha impegnato parecchio, rischiando di capovolgere la situazione a lui sfavorevole nell’ultimo round, con un preciso sinistro, che Saludar accusava vistosamente. Ma il gong lo salvava e, dopo aver vinto la cintura WBO in precedenza (2018-2019) mette in carniere anche quella WBA.
Grande delusione nel clan dell’inglese Josh Kelly (10-1-1), 26 anni, alla SSE Arena di Londra, che sperava di conquistare l’europeo dei welter, in mano al russo David Avanesyan (27-3-1), 32 anni, che ha mantenuto la cintura con facilità oltre le previsioni. Ha sbrigato la faccenda al sesto tempo, dopo averlo fatto contare in precedenza. Il russo nel 2017, aveva tentato il mondiale WBA ma venne battuto da Peterson. L’europeo lo aveva conquistato 30 marzo 2019 mettendo KO al primo round lo spagnolo Kennan Lajarragua a Bilbao. Nella serata londinese, il superleggero messicano Gabriel Valenzuela (23-2-1), 26 anni, conquista l’Intercontinentale IBF a spese Robbie Davies Jr (20-3) 31 anni, sempre in affanno e contato nella terza ripresa. Importante successo ai punti del piuma Jordan Gill (25-1), in ascesa dopo la vittoria su Reece Bellotti, stavolta batte il messicano Cesar Juarez (25-10), in passato sfidante al mondiale, in palio il vacante Internazionale WBA. Il boss della Matchroom, Heddie Hearn ha annunciato che la rivincita tra Olexander Povetkin (36-2-1), ex campione WBA e Dillian Whyte (27-2)’ inglese di origini giamaicane, quasi sicuramente avrà luogo a Gibilterra il 27 marzo prossimo.
A Firenze, in attesa di battersi per il vacante europeo mosca, il fiorentino adottivo Mohammed Obbadi (21-1), dopo 14 mesi di stop assoluto, ha sostenuto una brillante esibizione col campione italiano mosca Francesco Barotti (9-1) sui 6 round. Il suo maestro Leo Bundu, si è dichiarato soddisfatto. “Cherchi ci ha assicurato che la sfida con lo spagnolo Angelo Moreno (21-4-2) avverrà in aprile a Milano. Intanto ha rotto il ghiaccio e ha dimostrato di essere già in palla. Anche se non sarà facile, sono fiducioso che il ragazzo può farcela”.
A sua volta Francesco Barotti, difenderà per la prima volta la cintura il 19 marzo, a Barge (Cuneo), contro Alfredo Di Bartolo (4-7).
Giuliano Orlando