AVVOCATO SIGNORI: "BEPPE ESTRANEO AI FATTI"
“Dall'esame dell'ordinanza non emerge nessun elemento che possa giustificare il coinvolgimento di Beppe Signori che si dichiara assolutamente estraneo alla vicenda”. A riferirlo all'Ansa è stato Silvio Caroli, uno dei tre avvocati che compongono il collegio difensivo dell'ex attaccante (gli altri sono Francesco Napolitano e Alfonso De Amicis). Secondo il legale “Signori ha solo la sfortuna di conoscere due delle persone coinvolte, ma non ha nessun legame con le loro presunte attività illecite”. Caroli si è riferito così a Giannone e Bruni, i due commercialisti arrestati a Bologna, che con Signori hanno un rapporto professionale. L'avvocato ha descritto un Signori “sereno e tranquillo, che sta affrontando con serenità questo momento transitorio, confidando nella giustizia per una conclusione positiva della vicenda”. Infine ha precisato il senso delle parole dette dall'ex laziale in mattinata: “Sono espressioni che non ci risultano essere mai state utilizzate, semmai erano un invito a un maggior contegno e al rispetto per la professione giornalistica”.
VIAREGGIO "MAI AVUTO A CHE FARE CON PARLATO"
Il Viareggio annuncia con fermezza che Gianfranco Parlato, una delle persone arrestate nell'ambito dell'operazione "Last bet", non ha mai svolto incarichi per conto della società toscana, nè come collaboratore esterno, nè come tesserato. L'accostamento era stato effettuato su diversi siti di informazione e testate giornalistiche e il Viareggio ribadisce che si tratta di notizie inesatte, non escludendo azioni giudiziarie in caso di mancata rettifica, a tutela della propria immagine.
ATALANTA: "EMERGERA' NOSTRA ESTRANEITA'"
L'Atalanta rompe il silenzio. La società orobica, neopromossa in serie A, è stata coinvolta nello scandalo scommesse su cui sta indagando la Procura di Cremona. Affidata ad un breve comunicato la reazione dei nerazzurri: "L'Atalanta apprezza le parole di grande pacatezza e responsabilità del presidente federale Giancarlo Abete e ripone la massima fiducia nelle indagini della Procura ordinaria e di quella sportiva". Tra i giocatori citati negli atti, anche il capitano Cristiano Doni: "L'Atalanta - continua la nota - è certa che da queste indagini emergerà la propria estraneità e quella dei propri tesserati, ai quali ha sempre richiesto il massimo impegno e rispetto dei doveri di lealtà sportiva".
COSENZA: "NOI SIAMO PULITI"
La dirigenza rossoblù sottolinea che nessuno dei personaggi coinvolti nell'operazione "Last Bet" ha mai avuto rapporti o collegamenti di qualsiasi natura con il Cosenza. E qualora emergessero elementi di coinvolgimento nelle indagini la società è pronta a difendere in tutte le sedi opportune la propria immagine e quella dei tesserati. Il Cosenza si riserva anche di costituirsi parte civile nel processo penale che seguirà le indagini, adottando provvedimenti disciplinari e non nei confronti dei calciatori eventualmente coinvolti.
AD PIACENZA: "RINVIARE PLAYOFF E PLAYOUT DI B"
"Rinviare playoff e playout di serie B". E' la richiesta di Maurizio Riccardi, amministratore delegato del Piacenza, alla luce dello scandalo scommesse che ha travolto il mondo del calcio. Gli emiliani sarebbero impegnati sabato sera nel match di andata dei playout contro l'AlbinoLeffe: "Chiediamo alla Federazione e alla Lega Calcio il rinvio. Il momento è talmente grave che manca, non solo a noi, la necessaria serenità", afferma Riccardi. Tra i giocatori coinvolti anche il difensore Carlo Gervasoni, il quale, secondo le indagini, avrebbe aiutato il capitano dell'Atalanta Cristiano Doni a perfezionare il 3-0 a favore dei bergamaschi: "Ho pensato subito alle dimissioni - prosegue Riccardi - per lasciare un mondo nel quale mi sono sempre battuto con onestà, in sintonia con un presidente che ha dato tantissimo al Piacenza che, in questa vicenda, è parte lesa. Poi ha prevalso un'altra considerazione: lotterò fino in fondo perché siano perseguiti coloro che, con il loro comportamento, hanno infangato il nome della società".
AIC: "PUNIZIONI ESEMPLARI PER I COLPEVOLI"
Dura presa di posizione dell'Associazione italiana calciatori in merito all'inchiesta sullo scandalo scommesse. "Prima di emettere giudizi è doveroso attendere l'accertamento dei fatti e la conclusione delle indagini della magistratura - si legge nel comunicato del sindacato -, ma si deve affermare fin d'ora che se risulteranno precise responsabilità per reati commessi, i colpevoli andranno sanzionati in maniera esemplare, anche per avere pesantemente penalizzato l'immagine della categoria e del calcio". L'Aic si dice "doppiamente delusa, avendo negli ultimi anni cercato puntualmente di sensibilizzare i calciatori sui pericoli di certi comportamenti". La vicenda, su cui sta indagando la Procura di Cremona, vede coinvolti diversi calciatori e desta "come era avvenuto negli anni '80 profonda amarezza e preoccupazione".
GALLIANI: "SONO COSE CHE FANNO MALE"
“Speriamo che questa vicenda non incrini i sogni dei tifosi del calcio, oggi ho avuto molti impegni e non sono riuscito a sentire tutti i dettagli, ma certamente sono cose che fanno male”. Il vice presidente vicario del Milan Adriano Galliani, a Parma per partecipare alla lezione finale del master in organizzazione dello sport, promosso dall'Università parmigiana, ha commentato così l'inchiesta sul calcio scommesse. Galliani non è voluto entrare troppo nel merito, perché, ha detto “è meglio commentare quando si conosceranno tutti i dettagli. Mi auguro che la vicenda si ridimensioni perché rischiamo davvero di fare male a questo sport”.
IL BENEVENTO PRENDE LE DISTANZE DA PAOLONI
Il Benevento, nella persona del presidente Oreste Vigorito, ribadisce la propria estraneità alla vicenda del calcio scommesse. Il portiere Paoloni, intorno al quale ruotano le indagini, è approdato alla società sannita lo scorso gennaio nell'ambito di un'operazione di scambio che ha portato in Lombardia l'attaccante Joelson e il portiere Aldegani. Il club beneventano sottolinea che non vi è alcun coinvolgimento della società nelle operazioni della magistratura, ritenendosi al contrario parte lesa. Il Benevento è impegnato nei playoff per la promozione in serie B e domenica prossima, nel ritorno della semifinale ospiterà la Juve Stabia, vincitrice 1-0 all'andata.
BETTARINI: "NON C'ENTRO NULLA"
"Ho appreso dalla stampa che sarei indagato in un procedimento penale avanti la Procura della Repubblica di Cremona insieme a molte altre persone alcune delle quali ex calciatori come me e che conosco per questa ragione. Non c'entro nulla con qualsiasi azione volta a truccare i risultati delle partite e non so nulla di cosa facessero le altre persone coinvolte nell'indagine": così all'ANSA, l'ex difensore Stefano Bettarini commenta il suo coinvolgimento nell'inchiesta sul calcio scommesse che è in corso.
ABODI: "LEGA DI B SI COSTITUIRA' PARTE CIVILE"
Anche la Lega di B si costituirà parte civile nel procedimento in corso sullo scandalo scommesse. Lo ha annunciato Andrea Abodi, presidente di Lega: "Ho appreso con tristezza e preoccupazione le notizie relative all'inchiesta sul calcioscommesse, sentimenti ai quali si deve obbligatoriamente associare la cautela in attesa di conoscere i fatti che la giustificano". L'inchiesta potrebbe stravolgere i risultati sportivi della stagione attuale: "Il primo pensiero va ai tifosi e alla loro incondizionata passione, ma anche alle società e alle proprietà che la Lega rappresenta, che rischiano di subire danni, non solo di immagine, che non meritano". La Procura di Cremona sta facendo luce sull'intera vicenda: "I fatti ipotizzati non vanno inquadrati necessariamente solo in ottica negativa, visto che - ha spiegato ancora Abodi - qualunque avvenimento o azione che permetta di garantire al sistema calcio un grado più elevato di tutele, certezze e presidio delle regole non può che costituire una opportunità che rafforza l'impegno comune per la difesa dell'etica e della lealtà sportiva". Abodi è ottimista per il buon esito dell'inchiesta: "Sono certo che la giustizia, anche sportiva farà velocemente il suo corso e sarà in grado di chiarire quanto prima ruoli e responsabilità. In tal senso, proprio perché ci sentiamo colpiti e vittime di quanto ipotizzato, anticipo fin d'ora che la Lega Serie B si costituirà parte lesa nei procedimenti in oggetto per difendere onorabilità e interessi della Lega stessa e delle società associate".
RAVENNA, INDAGATI ANCHE PRESIDENTE E ALLENATORE
Nel quadro dei provvedimenti eseguiti dalla giustizia ordinaria che hanno coinvolto personaggi che avrebbero condizionato il risultato di alcuni incontri di calcio dei campionati nazionali di serie B e di Lega Pro è stato arrestato il ds della società ravennate Giorgio Buffone. Risultano inoltre indagati per associazione a delinquere finalizzata alla truffa il presidente Gianni Fabbri, il vicepresidente Antonio Ciriello, l'allenatore Leonardo Rossi e il preparatore atletico Nicola Santoni rei di avere condizionato il risultato di 4 gare contro Alessandria, Verona, Reggiana e Spezia (tutte terminate con la sconfitta dei giallorossi).
PETRUCCI: "INFANGATO L'INTERO SISTEMA"
"Sono sgomento e indignato per quanto sto apprendendo ora dopo ora". E' durissima la presa di posizione del presidente del Coni Gianni Petrucci dopo le notizie relative all'inchiesta sulle scommesse che sta sconvolgendo il calcio italiano: "Innanzitutto desidero rivolgere i miei complimenti alle Forze dell’Ordine e alla Procura di Cremona per come hanno condotto l’indagine - commenta Petrucci -. Il mondo del calcio non può essere offeso e umiliato da soggetti di dubbia moralità che con i loro comportamenti scellerati infangano l’immagine di un intero sistema". Il Coni, inoltre, ha diramato un comunicato nel quale si annuncia che sono stati avviati "immediati contatti con la Federcalcio al fine di una costante informazione sugli sviluppi della materia. Nello stesso tempo - si legge - il Coni ha attivato i suoi legali dando mandato di tutelare in ogni sede l’immagine dell’Ente olimpico, dello Sport italiano, nonché valutare gli eventuali danni patrimoniali che possano scaturire dall’intero contesto di indagine. L'argomento è stato già posto all’Ordine del Giorno della Giunta Nazionale in programma lunedì 6 giugno, con inizio alle ore 14.30, dove il Presidente della Figc relazionerà nel dettaglio sull’evolversi della vicenda".
ALBERTINI: "IL MIO MONDO NON MERITA QUESTO"
“Ci ritroviamo in una situazione di cui il nostro calcio non aveva bisogno in questo momento”. C'è tanta amarezza in Demetrio Albertini, ex regista del Milan e della nazionale, ora vicepresidente della Federcalcio eletto in rappresentanza dell'Assocalciatori. “Siamo ancora nella fase investigativa - aggiunge Albertini parlando dell'inchiesta sul calcioscommesse in corso - Aspettiamo tutti per dare giudizi, nel rispetto delle indagini, sia quelle della magistratura sia quella giustizia sportiva. Credo sia necessario andare fino a in fondo”. “Attenti a non fare una valutazione sul sistema, non sarebbe giusto: aspettiamo i risultati sui singoli fatti: il mio calcio, il nostro calcio non è questo”, aggiunge Albertini, per il quale “è difficile in questo momento sognare, per uno che ha sempre creduto nei valori di questo sport e dopo una carriera da giocatore ha scelto di provare a cambiare le cose da dirigente. Il mio mondo non merita questo”.
PER SIENA-SASSUOLO 45.000 EURO A QUADRINI
Emergono particolari inquietanti sullo scandalo scommesse esploso questa mattina. Daniele Quadrini, centrocampista del Sassuolo, avrebbe intascato 45.000 euro per contribuire alla sconfitta della propria squadra contro il Siena. Secondo la ricostruzione della Procura di Cremona, Quadrini, contattato dal portiere del Benevento Marco Paoloni, avrebbe accettato di 'lavorare' per il ko dei neroverdi dietro lauto compenso (la partita, disputata il 27 marzo, è terminata 4-0 per i toscani) e avrebbe coinvolto nella truffa anche i compagni Alberto Pomini - portiere - e Paolo Bianco - centrale difensivo. L'accordo sarebbe stato chiuso tre giorni prima del match: è Paoloni ad annunciare a Masimo Erodiani, uno degli arrestati, la disponibilità di Quadrini. Al giocatore del Sassuolo sarebbe stato chiesto di poter garantire, oltre l'1 del Siena, l'over (ovvero un numero di gol superiore a 2,5) e il doppio 1 di fine primo e secondo tempo. Di lì un susseguirsi febbrile di telefonate, una trattativa complessa che si chiude a quota 45.000 euro. La partita, però, va come pattuito con il Siena avanti 2-0 già all'intervallo: "Tranne il portiere che mi stava a fare incazzare, gli altri due veramente la sanno fare". "Un professionista, li hai visti i calci d'angolo? Non ne tira uno dentro", commentano Massimo Erodiani e Marco Pirani.
RIVA: "MI SPIACE PER BEPPE"
Da Coverciano, dove è radunata la Nazionale, arrivano commenti sbalorditi sullo scandalo scommesse. “Ci mancava questa...”, ha detto Cesare Prandelli allargando le braccia, e rinviando a domani qualche considerazione più approfondita sullo tsunami che sta travolgendo il calcio italiano. La reazione di Andrea Pirlo e Alessandro Matri invece è più dura: “E' uno schifo”. “Mi spiace per Beppe, anzi mi piange il cuore - la reazione a caldo di Gigi Riva, che era già nel gruppo della nazionale come dirigente ai mondiali di Usa '94, l'unico disputato dall'ex bomber laziale - Ma ora aspettiamo di capire meglio, siamo solo alle prime fasi dell'inchiesta”. "E' una vicenda che danneggia l'immagine di tutti i calciatori - il
commento di Giorgio Chiellini, unico degli azzurri a presentarsi alla quotidiana conferenza stampa in un giorno gonfio di imbarazzo - E' stato un risveglio burrascoso, inutile nasconderlo. Chissà, forse spetterà a noi riscattarci come dopo Calciopoli. Ho fatto anche le serie minori, non mi è mai capitato di personaggi che mi avvicinassero per proporre strane scommesse. Né conosco colleghi che giocano, è vietato. Però dico che al di là dei guadagni, se fai il mestiere che hai sempre sognato di fare e lo rovini così, sei uno stupido...Ora speriamo che si sgonfi un po', però certo qualcosa di vero ci sarà”. “Io di queste cose non parlo”, il dribbling del portiere rossoblù Viviano, prima ancora che dalle carte emergesse il particolare sul suo club. D'altra parte, i dubbi su giocate anomale e risultati hanno attraversato tutta la stagione del calcio italiano, diverse delle persone coinvolte sono note ai giocatori top, e l'abitudine dell'azzardo non è così rara tra gli stessi giocatori, come dimostra l'ampio uso dei loro volti come testimonial della passione da poker. “Finché non si sa qualcosa di più, aspettiamo a dare giudizi: di sicuro non ci voleva, in un momento come questo”, dice il capitano azzurro, Gigi Buffon. “Il particolare del calmante dato ai giocatori della Cremonese è paranoico, ha qualcosa di kafkiano”, dice il medico azzurro, professor Castellacci.
LA POSIZIONE DELLA CREMONESE
Con un comunicato sul proprio sito internet la Cremonese chiarisce la propria posizione in merito all'indagine "Last Bet" . La società grigiorossa ha denunciato l'anomalia riscontrata dopo la partita Cremonese-Paganese del 14 novembre 2010, quando cinque calciatori della squadra lombarda accusarono un malore. Da quell'espisodio si è sviluppata l'inchiesta e la Cremonese sottolinea con fermezza il proprio desiderio di contribuire alla pulizia del calcio nostrano. La società grigiorossa si ritiene gravemente danneggiata dagli accadimenti e al termine delle indagini assumerà i dovuti provvedimenti.
NELL'INCHIESTA SPUNTA ANCHE BRESCIA-BOLOGNA
Dopo Inter-Lecce, spunta una seconda partita di serie A nelll'inchiesta "Ultima Scommessa", che sta travolgendo il mondo del calcio. Si tratta di Brescia-Bologna del 2 aprile scorso, finita 3-1 per i lombardi. In un'intercettazione del 25 marzo, Pietro Bassi, "un informatore amico del ds della Nocerina" predice a Gianfranco Parlato, uno degli arrestati, quattro risultati rivelatisi esatti: Crociati Noceto-L'Aquila 0-1, Taranto-Nocerina 2-1, Lucchese-Benevento 1-2 e appunto Brescia-Bologna 3-1. "Il Brescia prende tutto capito?", dice Bassi a Parlato, il quale chiede: "Che ha?". "Il Bolo - risponde Bassi -. Può essere quello può essere". Una previsione che viene confermata anche tre giorni dopo in un colloquio telefonico tra Giampaolo Tagliatti, titolare di un'agenzia di scommesse, e Massimo Erodiani, uno degli arrestati: proprio quest'ultimo tranquillizza TaglIatti, dicendosi certo della vittoria del Brescia. La gara, decisa in avvio da due reti in dieci minuti dei lombardi ad opera di Hetemaj e Zoboli, fu al centro di numerose polemiche già nei giorni precedenti. Le voci della praticamente certa vittoria del Brescia provocarono tra l'altro la reazione stizzita dell'allenatore rossoblù Malesani.
BEPPE SIGNORI DUE ORE IN QUESTURA A BOLOGNA
Il calciatore Beppe Signori è stato accompagnato oggi in Questura a Bologna, nell'ambito dell'inchiesta sul calcio scommesse che lo vede agli arresti domiciliari, disposti dalla Procura di Cremona. L'ex attaccante è arrivato in treno alla stazione intorno alle 11. Giacca blu, jeans e occhiali da sole, il calciatore, che aveva con sè un piccolo trolley, è stato accompagnato da due agenti in borghese della Squadra Mobile che lo hanno scortato negli uffici di piazza Galileo. Poco prima delle 13, Signori è uscito dalla Questura. E' stato quindi accompagnato a casa dagli agenti a bordo di un'utilitaria blu.
ORE 14.53 - IL PROCURATORE DI CREMONA: “FALSATI I TORNEI DI B E LEGA PRO"
"Sono stati falsati tornei di Serie B e Lega Pro in corso, infliggendo gravi danni per le società e per gli scommettitori leali". Così il procuratore di Cremona Roberto Di Martino riassume i termini dell'inchiesta "Ultima scommessa" che sta facendo tremare il mondo del calcio. La partita chiave è Cremonese-Paganese dello scorso 14 novembre. Raccontano le cronache che nel secondo tempo del match, vinto 2-0 dalla Cremonese, alcuni giocatori grigiorossi sembrano stranamente stanchi e molli per tutta la ripresa. A fine partita cinque di loro si sentono male. A distanza di mesi si capisce il motivo. Secondo l'accusa, i calciatori sarebbero stati avvelenati da un loro compagno di squadra, il portiere Marco Paoloni, poi passato al Benevento durante il mercato di gennaio. Dalle analisi, disposte dalla Cremonese ed eseguite al Policlinico San Matteo di Pavia, si rilevarono nelle urine dei calciatori in questione tracce di Lormetazepam, un calmante. Il direttore generale della Cremonese Sandro Turotti portò i risultati delle analisi in questura a Cremona e denunciò l'episodio. "Questa mattina è stata sequestrata altra documentazione che ha confermato le accuse - spiega il procuratore di Cremona Roberto Di Martino -. In particolare durante diverse perquisizioni domiciliari la squadra mobile di Cremona ha sequestrato la ricetta del farmaco, Lormetazepam (ansiolitico), che avrebbe portato all’avvelenamento dei calciatori durante una partita di Lega Pro. Sono risultate fondamentali le attenzioni rivolte al portiere del Benevento Paoloni, che aveva già dimostrato qualche movimento strano. Attorno al portiere abbiamo scoperto l’esistenza di altre persone che si dedicavano a truccare partite di calcio. La nostra indagine si limita alla Lega Pro, ad alcune partite di Serie B e a una di Serie A". Il capo della procura di Cremona, in una conferenza stampa affollatissima, ha anche delineato i numeri dell'operazione: "Ci sono 18 partite sub iudice, oltre a 15 altre partite poco chiare. Paoloni è la figura centrale: è al tempo stesso calciatore e scommettitore. Ci sono 50mila intercettazioni, tutte relative a partite, una parte utilizzata dall'inchiesta. Sono stati falsati tornei di Serie B e Lega Pro in corso, infliggendo gravi danni per le società e per gli scommettitori leali. Ci sono stati tentativi anche di coinvolgere partite di Serie A (Inter-Lecce dello scorso 20 marzo). Dalle intercettazioni si capisce che questa cosa va avanti da anni. Ci sono gruppi di scommettitori non leali e che scommettono perché hanno la garanzia del risultato e questi soldi, con questo metodo, in parte sono usati per la corruzione".
CODACONS: RIPETERE LE PARTITE, RISARCIRE TIFOSI E SCOMMETTITORI
Mentre continuano ad emergere particolari sullo scandalo delle scommesse il Codacons prende una posizione netta, chiedendo che le partite falsate siano ripetute. La richiesta è formulata dallo stesso presidente dell'associazione dei consumatori, Carlo Rienzi, con una nota pubblicata sul sito ufficiale: "Si tratta di uno scandalo gravissimo che danneggia pesantemente le società calcistiche ma soprattutto i tifosi e gli scommettitori, e uccide lo sport. La Lega Calcio deve prendere provvedimenti urgenti, annullando i risultati degli incontri alterati e disponendo la ripetizione delle partite. Tutti coloro che hanno effettuato scommesse sulle partite truccate, o che hanno conservato biglietti e abbonamenti allo stadio relativi ai medesimi incontri - prosegue Rienzi - possono chiedere un risarcimento, in virtù dei danni economici subiti e della buona fede tradita"
ARRESTATO IL DS DEL RAVENNA BUFFONE
Compare anche il nome direttore sportivo del Ravenna, Giorgio Buffone, tra le persone arrestate nell'ambito delle indagini sull'ultimo caso di calcio scommesse. Il Ds giallorosso, già squalificato per l'illecito relativo alla partita Lumezzane-Ravenna (con conseguente penalizzazione della squadra, poi costretta ai playout) è stato prelevato notte tempo dagli agenti della mobile di Cremona e portato presso la sede della società per una perquisizione dei locali. Insieme a Buffone risulterebbe coinvolto nell'inchiesta "Last Bet" un'altra figura dell'entourage giallorosso, forse un ex calciatore.
NEL MIRINO ANCHE INTER-LECCE
C'è anche una partita di Serie A nell'elenco delle partite nel mirino della Procura di Cremona. Nell'ambito della nuova inchiesta che sta sconvolgendo il mondo del calcio i riflettori degli inquirenti sono puntati anche su Inter-Lecce dello scorso 20 marzo, giocata a San Siro e terminata 1-0 a favore dei nerazzurri. In base a quanto emerge, alcune delle persone coinvolte nell'inchiesta puntarono sull'incontro, ma senza fortuna. Come emerge dall'ordinanza firmata dal Gip di Cremona Guido Salvini, Marco Paoloni, ex portiere della Cremonese attualmente al Benevento, arrestato nell'inchiesta della Procura di Cremona, aveva fatto credere ad altre persone che sarebbe riuscito a contattare alcuni giocatori del Lecce per "combinare" la partita. Tra gli scommettitori nell'ordinanza viene indicato anche Stefano Bettarini. Sulla partita era stato scommesso che l'Inter avrebbe dovuto vincere segnando almeno tre gol, ma il match terminò "solo" 1-0.
ATALANTA E SIENA, LA SERIE A ORA E' A RISCHIO
L'attività dell'organizzazione "rischia di avere già falsato alcuni dei risultati dei vari campionati: basti pensare che l'Atalanta e il Siena sono state recentemente promosse in Serie A e si tratta di due delle squadre coinvolte". Questo uno dei passi dell'ordinanza di custodia cautelare del Giudice per le indagini preliminari Guido Salvini.
ORE 11.40 - SPUNTA IL NOME DI CRISTIANO DONI
Scandalo scommesse, spunta anche il nome di Cristiano Doni. Il capitano dell'Atalanta, secondo quanto si apprende, sarebbe indagato nell'ambito dell'inchiesta condotta dalla squadra mobile di Cremona che ha portato all'arresto di 16 persone. Tra queste c'è anche l'ex capitano del Bari Antonio Bellavista, centrocampista che ha militato nella formazione pugliese dal 1999 al 2008: l'arresto è avvenuto a Bitonto, nella sua abitazione sarebbe stato sequestrato un computer.
LA LEGA PRO SI COSTITUISCE PARTE CIVILE
Il calcio professionistico italiano è di nuovo nella bufera delle scommesse e la Lega Pro si costituisce parte civile nei confronti dei responsabili a tutela della propria immagine e della regolarità dei campionati. Il presidente di lega Macalli, infatti, ha già consegnato il mandato ai propri legali. Nell'elenco delle partite incriminate ben dodici riguardano l'ultimo campionato di Prima Divisione.
L'ASCOLI: RESTIAMO IN ATTESA DEGLI SVILUPPI
Nota ufficiale della società marchigiana: "In ordine ai gravi fatti che hanno portato agli arresti dei calciatori Vittorio Micolucci e Vincenzo Sommese - si legge - l'Ascoli Calcio 1898 S.p.A. comunica di restare in attesa di conoscere le vicende specifiche e gli esiti delle indagini al fine di assumere tutte le conseguenti iniziative".
SCANDALO SCOMMESSE: LE PARTITE SOTTO INCHIESTA
Continuano ad affiorare notizie sullo scandalo scommesse che è esploso in mattinata. Le partite sotto inchiesta sarebbero 18, tutte legate alla stagione 2010/2011, tra cui ben quattro incontri della Cremonese (Lega Pro, Prima Divisione). Sono finite sotto la lente degli inquirenti anche cinque partite di serie B e un match di serie A, Inter-Lecce del 20 marzo scorso, terminato 1-0 in favore della squadra nerazzurra.
Ecco l'elenco completo degli incontri sotto inchiesta:
- CREMONESE-SPEZIA del 17 ottobre 2010
- MONZA-CREMONESE del 21 ottobre 2010
- CREMONESE-PAGANESEdel 14 gennaio 2011
- SPAL-CREMONESE del 16 gennaio 2011
- BENEVENTO-VIAREGGIO del 13 febbraio 2011
- LIVORNO-ASCOLI del 25 febbraio 2011
- VERONA-RAVENNA del 27 febbraio 2011
- BENEVENTO-COSENZA del 28 febbraio 2011
- REGGIANA-RAVENNA del 10 marzo 2011
- ASCOLI-ATALANTA del 12 marzo 2011
- TARANTO-BENEVENTO del 13 marzo 2011
- ATALANTA-PIACENZA del 19 marzo 2011
- INTER-LECCE del 20 marzo 2011
- ALESSANDRIA-RAVENNA del 20 marzo 2011
- BENEVENTO-PISA del 21 marzo 2011
- PADOVA-ATALANTA del 26 marzo 2011
- SIENA-SASSUOLO del 27 marzo 2011
- RAVENNA-SPEZIA del 27 marzo 2011.
GIOCATORI DROGATI CON CALMANTI PER TRUCCARE LE PARTITE
Calmanti somministrati ai giocatori, suoi stessi compagni di squadra, per compromettere la loro prestazione in campo. Questo il particolare inquietante che emerge dalla maxi inchiesta, legata al calcio scommesse, condotta dalla squadra mobile di Cremona. Al centro della vicenda ci sarebbe un giocatore di Lega Pro, Marco Paoloni, portiere della Cremonese passato al Benevento durante il mercato di riparazione. E' in carcere con un'accusa gravissima: in occasione di Cremonese-Paganese (Lega Pro, Prima Divisione girone A) dello scorso 14 novembre avrebbe somministrato ai compagni dosi consistenti di un medicinale utilizzato contro i disturbi di ansia e del sonno, in modo da compromettere la loro prestazione in campo. Secondo quanto si apprende, al termine di quella partita alcuni giocatori della Cremonese avevano accusato disturbi fisici.
INDAGATO ANCHE STEFANO BETTARINI
Ci sarebbe anche il nome di Stefano Bettarini, ex marito di Simona Ventura e commentatore della trasmissione televisiva 'Quelli che il calcio', nell'elenco degli indagati nell'ambito dell'inchiesta su presunte partite truccate che ha portato all'arresto di 16 persone tra cui l'ex bomber Giuseppe Signori. In manette anche due giocatori dell'Ascoli: il difensore Vittorio Micolucci e il centrocampista Vincenzo Sommese. Ordinanza di custodia cautelare per Mauro Bressan, 40enne ex centrocampista di Fiorentina, Genoa, Venezia, Foggia, Bari, Cagliari e Como.
SCANDALO SCOMMESSE: IN MANETTE ANCHE BEPPE SIGNORI
Non si placa il dramma del calcioscommesse. Sedici persone, tra cui Beppe Signori, altri ex giocatori di serie A, calciatori di serie minori ancora in attività e dirigenti di società, sono stati arrestati dalla polizia a conclusione di un'indagine sul calcio scommesse condotta dalla squadra mobile di Cremona e coordinata dal Servizio centrale operativo. Dall'inchiesta è emerso che gli arrestati avrebbero fortemente condizionato negli ultimi mesi il risultato di alcuni incontri dei campionati di B e Lega Pro. Nei loro confronti la magistratura di Cremona ha emesso sette ordinanze di custodia cautelare in carcere e nove agli arresti domiciliari, uno dei quali per l'ex capitano della Lazio e della Nazionale, Signori.