I più giovani resteranno un po' sorpresi leggendo che il match tra Daniele Scardina e Giovanni De Carolis è la classica sfida di campanile: Milano contro Roma in questo caso, una bella abitudine che si stava perdendo. Andando a memoria, ricordo quella doppia nel 2011 tra Leo Bundu e Daniele Petrucci in palio l’europeo welter. Il primo scontro a Roma nel giugno 2011, finito in parità, la rivincita a Firenze col successo del “leone” fiorentino, radici della Sierra Leone, un concentrato di qualità sfiorando la vetta mondiale. Nel corso della storia italiana in guantoni, indimenticabili quelle nei welter degli anni ’40 tra Bruno Bisterzo un milanese costruito nel marmo, il laziale Ascenzio Botta dal pugno mortifero e il romano Roberto Proietti, classe adamantina, in un incrocio di sfide che esaltavano le rispettive tifoserie. Non meno spettacolari e seguiti tra il 1920 e 1930, i confronti nei medi tra Mario Bosisio, elegante sia sul ring che fuori, idolo delle signore della Milano bene, il mulatto romano Leone Iacovacci e l’altro milanese Bruno Frattini, a loro volta guerrieri indomiti. I loro confronti richiamavano oltre 30.000 spettatori con un tifo infernale. Altrettanto memorabile la sfida tutta laziale tra Giulio Rinaldi idolo di Anzio ormai avanti in età e carriera e l’emergente frusinate Domenico Adinolfi, geniale ma non meno eccentrico e imprevedibile. I due si affrontarono a Roma il 23 ottobre 1970, Adinolfi conquista il titolo mediomassimi mettendo KO al quinto round Rinaldi, che dopo quella sconfitta appende i guantoni al chiodo. Qualche anno dopo sempre a Roma, i due si ritrovano e invece di salutarsi, danno il via ad una rivincita imprevista. Le opposte fazioni si scatenano senza freni, volano sedie e tavoli, le forze dell’ordine costrette ad intervenire per fermare gli scalmanati. In quel caso nessun verdetto, solo parecchi ammaccati. Anche il grande Duilio Loi ad inizio carriera diede il via a sfide molto sentite. Contro il milanese Ernesto Formenti, oro ai Giochi di Londra 1948, grande classe, privo di potenza. Si affrontano due volte e Loi vince sempre prima del limite. Rivincita mancata contro lo spezzino Bruno Visentin, campione completo che si battè con Loi nel 1954 per l’europeo a Milano. Loi ottenne il verdetto, ma riconobbe con grande onestà, che Visintin avrebbe meritato il successo. Le due sfide tra Nino Benvenuti e Sandro Mazzinghi, rappresentano il punto esclamativo dei due campionissimi e al di fuori del risultato nulla è mai cambiato nella valutazione su entrambi i fronti. Ho ricordato solo alcune sfide tra le centinaia che hanno scandito la storia della nostra boxe. Venerdì all’Allianz Cloud di Milano, potrebbe riprendere il via a confronti tra italiani, nel segno della superiorità di quartiere o di regione. Daniele Scardina è nato alla Pugilistica Domino nella zona Sud di Milano, svezzato dal maestro Pino Caputo, che lo ha fatto crescere.
Daniele ha un seguito incredibile di tifosi, anche se da qualche anno ha preso la residenza a Miami in Florida. La OPI 82 lo ha lanciato match dopo match, allargando la visibilità anche oltre il ring. Nella trasmissione “Ballando con le stelle” ha incrementato a dismisura la popolarità, portando a bordo ring il mondo dello spettacolo e dei cantanti. Favorendo l’evoluzione degli spettatori, passando dai vecchi appassionati ad una schiera molto più giovane, dove il mondo femminile è sempre più folto. Il cambio generazionale lo si deve anche a lui, che da persona intelligente sa dosare le dichiarazioni, senza eccessi e polemiche. Dalla sponda romana, il non più giovane Giovanni De Carolis, il penultimo campione del mondo italiano – quello attuale è Michael Magnesi, titolare IBO superpiuma altro romano – che nel 2016 seppe compiere l’impresa di conquistare il mondiale supermedi WBO, il 9 gennaio a Offenburg battendo il beniamino locale Vincent Feigenbutz, difenderlo sei mesi dopo sempre in Germania nella tana di Tyron Zeuge, ottenendo un pari che valeva la vittoria. La sconfitta subita a Postdam contro lo stesso avversario a novembre fu una vera disdetta, subita all’ultimo round, con la situazione in perfetta parità. La ripresa non fu facile ma De Carolis a dispetto dell’età si è dimostrato atleta inossidabile e l’idea di Alessandro Cherchi di metterlo a confronto con Scardina è risultata indovinata. Infatti nonostante i sette anni a favore del campione Intercontinentale WBO supermedi, i pronostici concedono al milanese un vantaggio lieve. Segno della consapevolezza che il romano, sapendo di giocarsi tutto, darà il meglio. A quel punto un risultato risicato da una parte o dall’altra richiederebbe la rivincita. Non solo, spettatore interessato a bordo ring il verbanese Ivan Zucco (16) imbattuto e campione Internazionale WBC, reduce dalla vittoria prima del limite sul serbo Marko Nikolic, messo KO al 2° round, che attende l’esito del confronto per lanciare la sfida al vincitore. Il resto dell’interessante serata che verrà irradiata su DAZN in diretta, lo presenterò dopo la conferenza stampa, che si è tenuta alla Terrazza Duomo nella Galleria di Milano, presenti i protagonisti della riunione, Scardina e De Carolis, oltre alla campionessa europea supergallo, la spagnola Romero e la sfidante Maria Cecchi.
Giuliano Orlando