"Come ha detto il presidente della Repubblica, quello che ha dimostrato Valentina Vezzali con l'assalto che ha portato al bronzo è stato straordinario. In ogni caso dovrà meritarsi anche lei il posto." Queste le dichiarazioni del presidente della Federazione Italiana scherma Giorgio Scarso, intervenuto ai microfoni di Radio Manà Manà Sport. "Ci sono altre atlete giovanissime che vogliono aspirare ad arrivare dove è lei, non si regala niente a nessuno", aggiunge.
Parlando del successo della scherma a livello mediatico, dopo le Olimpiadi, il presidente si è così espresso: "Stiamo vivendo un bel momento, sia per le recenti vittorie olimpiche ma grazie anche ai mezzi di comunicazione quali radio, tv e giornali che l'hanno resa fruibile a tante persone che prima non avevano visto la scherma. Di conseguenza il numero di praticanti si è diffuso su tutto il territorio nazionale, ed è questa la forza che permette alla scherma di essere competitiva - continua Scarso -. I giovani che cominciano a praticarla trovano questa disciplina sportiva piacevole per passare il tempo libero, ma poi può trasformarsi in un'opportunità per arrivare a vincere titoli regionali, nazionali e magari vivere momenti magici come ai Mondiali e fino alle Olimpiadi".
Non è semplice, per una federazione importante come quella della scherma, gestire la pressione che arriva dopo così tanti successi: "Abbiamo cominciato a lavorare da subito per Rio de Janeiro ma l'attività è proiettata al 2020 e fino al 2024. Per una federazione come la nostra che si nutre dei momenti magici delle Olimpiadi è un momento di responsabilità - prosegue il presidente -. Si deve evitare che questo sport viva soltanto durante le Olimpiadi. La lungimiranza è alla base del nostro sport: siamo certi che gli atleti del 2024 sono quei ragazzini che oggi partecipano all'attività agonistica a livello regionale".
Il presidente Scarso nel finale ha commentato ancora una volta la straordinaria tripletta della scherma femminile a Londra: "Ogni dirigente ha il diritto di sognare. E' stato bellissimo, magnifico, ma non miracoloso, è stata una conseguenza logica di due campionati del mondo fatti negli ultimi anni. Anche nel fioretto maschile c'era la possibilità di andare a medaglia, non avremmo rubato nulla a nessuno".