Scattati da Chianciano Terme gli Assoluti M/F, assenti i più titolati e tanti punti interrogativi

Pubblicato il 9 dicembre 2023 alle 16:12
Categoria: Boxe
Autore: Redazione datasport.it

 

Scattati da Chianciano Terme gli Assoluti M/F, assenti i più titolati e tanti punti interrogativi

di Giuliano Orlando

Ci siamo, il tempo è scaduto e il gong ha fatto sentire il rintocco sonoro salito verso le volte del Palazzetto dello Sport di Chianciano Terme, dando il via agli assoluti élite maschili e femminili. Per la cittadina in provincia di Siena, nota nel mondo per le sue acque termali, oltre ai numerosi premi cinematografici, televisivi e letterari, che vi si svolgono da parecchi anni, è l’esordio nel contesto in guantoni. Peccato che dei quattro campioni che occhieggiano nel poster ufficiale (Irma Testa, Giordana Sorrentino, Salvatore Cavallaro e Aziz Moujiadine) nessuno sarà impegnato sul ring. Aver scelto in questo 2023 la boxe dilettantistica, come evento promozionale, conferma quanto il movimento possa far proseliti in contesti solitamente attenti ad eventi mondani. La boxe, in particolare quella femminile, sta crescendo come disciplina propedeutica, cancellando di fatto l’immagine della violenza, per dare priorità all’esercizio di abilità schermistica. Sarebbe stato doveroso mostrare in azione i suoi campioni migliori. Questa è la politica federale, che smentisce se stessa, visto che al termine degli assoluti del 2022 a Gallipoli, il presidente che in fatto di interventi non è secondo a nessuno, al contrario dell’ufficio stampa federale una specie di pietra tombale, dopo aver elogiato tutti i settori, dichiarava testualmente: “Già dal prossimo anno (2023) dovremmo assolutamente intervenire sulla formula organizzativa dei campionati, dovendo incrementare il tasso esperienziale dei partecipanti.” E proseguiva: “I campionati Aob e quelli Pro, debbono essere le competizioni per eccellenza, dove si sfidano i più forti atleti italiani”. Ai fatti una promessa da marinaio. In compenso nell’ultimo intervento, esalta il record di iscritti che ha superato quota 70.000, numeri che fanno impallidire nuoto e tennis! Ignorando che ai recenti mondiali jr. di Yerevan, l’Italia era assente. Forse per aver dimenticato la data della rassegna? A parte che l’unico mondiale pro (IBO), conquistato dal medio Etinosa Oliha, è opera del suo insegnante Davide Gregouldo e della Agon Sport che opera in Germania e non certo della FPI. Inoltre, la debolezza organizzativa italiana ci ha portato alla perdita o alla non conquista degli europei (Signani, La Femina, Marsili, Di Stefani), che al momento si riduce ad uno (Mauro Forte: piuma). Va bene essere ottimisti ad oltranza, ma raccontare bubbole non è corretto. In compenso ancora una volta la FPI ha brillato per il silenzio. Una settimana prima, nel minicomunicato, informava che al via sarebbero state presenti 73 donne e 180 uomini. Al dunque lo smagrimento ha toccato vertici anoressici. Intanto i più titolati e titolate sono scomparsi. Tra gli uomini Federico Serra, Salvatore Cavallaro, Aziz Moujidine e Diego Lenzi, nel settore femminile non vedremo Giordana Sorrentino assente dagli assoluti dal 2019 a Roma, quando conquistò il secondo tricolore dopo quello dell’anno precedente, e pure Irma Testa e Sirine Charaabi che, come nel 2021 è impegnata al Torneo di Algarve in Portogallo, assieme a Federico Serra e Francesco Iozia,

Torno agli assoluti. L’edizione maschile svolta a quota 101, dopo quella del centenario a Gallipoli, mentre per le donne si tratta della 22° rassegna. L’IBA da tempo ha ufficializzato 13 categorie maschili e 12 per le donne. A Chianciano sono presenti atleti di 12 categorie maschili e 10 femminili. Per conoscenza, nel 2022 colsero il tricolore questi atleti. Uomini: 48: Esposito, 51: Platania; 54: Sciacca; 57: Iozia; 60: Salerno; 63.5: Giannotti; 67: Malanga; 71: Magrì; 75: Salvati; 80: Tuminello; 86: V. Lizzi; 92: Bortone; +92: Lenzi. Donne. 48: Prisciandaro; 50: Ayari; 52: Bignami; 54: Savchuk; 57: Tessari; 60: Golino; 63: Zappoli; 66: Carini; 70: Gemini; 75: Gomiero. Sicuri assenti: Iozia (57) e Magrì (71) tra gli uomini e la Bignami (52) tra le donne. A livello di pronostici, operazione che stuzzica sempre, in molte categorie i e le titolari potrebbero cambiare. Nei 48, il ritorno della carabiniera piacentina Roberta Bonatti, alla caccia del sesto tricolore, sulla carta è possibile ma non facile. Troverà una Prisciandaro, reduce dall’oro europeo U22, offrendo una prestazione eccezionale, desiderosa non solo di confermare la cintura 2022, ma anche di prendersi la rivincita della finale 2021 a Montecatini, che arrise alla Bonatti. Nei 50, la catanese Ayari, altro oro U22 di grande spessore difficilmente perderà il bis tricolore. Assente la romana Bignami (52), la giovane corregionale Borrella 21 anni appena compiuti, diventa la favorita per la gioia del gym Dimention di Roma.  Con la Savchuk iscritta nei 54, il traguardo è arrivare in finale, mentre l’ucraina-abruzzese delle FFOO, punta al quinto tricolore. Biancamaria Tessari (57) diventata emiliana per motivi di studio, lo scorso anno faticò moltissimo, contro la tenace romana Voglino, assente a Chianciano, potrebbe centrare il poker, sempre che non spunti qualche outsider a sorpresa. Daniela Golino, sale nei 63, lasciando la successione nei 60, dove la presenza di Rebecca Nicoli e l’assenza di Alessia Mesiano, oro 2021, impone il nome della mancina milanese delle FFOO, che sembra aver messo alle spalle la serie infinita di infortuni e lo ha già dimostrato con i risultati, pronta a bissare il tricolore 2019. Alle sue spalle le laziali Ferrante e Zanellato, rilanciate ai campionati U22, oltre alla ferrarese Hill. Aria fresca nei 63; con la casertana di Marcianise, Daniela Golino (FFOO), 21 anni, salita di categoria, che cerca il riscatto, dopo una stagione anonima, ma soprattutto di Valentina Marra, carabiniera di 18 anni, e la campana Zappoli a difendere lo scettro. Nei 66, favorita d’obbligo la casertana Angela Carini, 25 anni, ai vertici da un decennio partendo dalle jr., fedelissima ai tricolori, verso il settimo sigillo. Per i podi le esperte Marcone dell’Emilia e la lombarda Monteverdi in contrapposizione alle più giovani Regione, argento 2022 nei 63 e la piemontese di Grugliasco Beatrice Vecchiato. Nei 70 kg. a sostituire Melissa Gemini, potrebbe arrivare Chiara Saraiello, ventenne delle FFOO, in crescita. La Gemini 21 anni, sale nei medi e trova la veronese-emiliana ed ora campana Jessica Galizia 28 anni, che torna alla ricerca dell’ennesimo rilancio. Torna l’abruzzese La Barbera, bronzo 2017 e argento 2018, classe ’91, allieva della Di Giacomo. Il settore maschile ha solo due campioni assenti: Iozia (57) e Magrì (71), gli altri sembrano pronti a mantenere la cintura, compreso il toscano Esposito, costretto a salire dai 48 (assente) ai 51, dove il siciliano Platania farà l’impossibile per non farsi scalzare. Clienti ambiziosi Camiolo (FFOO) e il lombardo Al-Assi argento uscente. Nei 54 il siciliano Sciacca, trova tre clienti decisi a sostituirlo. I giovani Crobeddu e Patanè, oltre all’indomabile Simone Cuomo, piemontese di 32 anni, tanti podi sempre sotto l’oro. Mentre Iozia è impegnato in Portogallo, a sostituirlo nei 57 si propone Baldassi classe 2002, alla prima presenza, anche se il bolzanino Al Mourchid e il romano Caratelli non sono d’accordo. Il siciliano Salerno nei leggeri è il campione da battere e non sono pochi coloro che pensano di farcela. Il casertano Russo, già tricolore nel 2021, il pugliese Canonico, campione 2017 e 2018 e il lombardo Bindar. A Gallipoli, nei 63.5, dove manca un vero protagonisti, spuntò l’emiliano Giannotti, che vinse puntando sul ritmo offensivo. Stavolta il pericolo più evidente si chiama Paolo Di Lernia2, 28 anni, a lungo in nazionale, già tricolore nel 2016 a Bergamo e il bis nel 2020, si presenta con le carte in regola per fare il tris. Nei 67, il barese Gianluigi Malanga (Fiamme Azzurre), mi confessava che le cinture tricolori sono sempre le benvenute, per questo ne ha già messe tre in vetrina e punta deciso al poker. Sulla carta, con Angeloni l’unico al suo livello, passato pro, non si vedono rivali in grado di impensierirlo. Lo scorso anno, la vittoria del tarantino Magrì, allievo di Cataldo Quero, capace di centrare un bersaglio non facile dopo anni di rabbia e infortuni, fu la rivincita a tanti ostacoli. Riallacciando un discorso che sembrava chiuso dopo il bagliore di Gorizia nel 2017, quando vinse il primo titolo, battendo in semifinale Sauli e in finale il favorito campione uscente, il romano Mirko Natalizi, facendolo anche contare. Assente il campione 2022, la lotta per la cintura vede avanti Salvatore Cavallaro jr. 22 anni, he torna agli assoluti, dopo il pesante KO subito a Massa nel 2021, ad opera del romano Lombardi in semifinale che centrò Cavallaro dopo 51” dall’inizio del match. Stavolta, con molta più esperienza farcela, anche se Guidi Rontani, 19 anni, potrebbe metterlo in imbarazzo. Nei medi, dovrebbe confermarsi il soldatino romano Remo Salvati, mentre Mattia Testa, Lapo Pistilli e Luca Tistarelli puntano al podio. Dopo la vittoria negli 80 kg. del campano Tuminello, lontano dal ring dal 2019 sul podio d’argento, pensavo di vederlo protagonista, invece non ne ho trovato tracce attive. Stavolta si ripresenta l’emiliano Cromwell (FFOO), non certo fortunato negli ultimi tempi. Male agli europei U22, prova a centrare il secondo tricolore dopo quello del 2021 a Massa. Il carabiniere calabrese Vincenzo Lizzi punta al bis, ritrovando il rivale di Gallipoli, ovvero il ligure Acosta Sanavia, oltre al rientrante Luca Iovoli, campione 2020 e protagonista sfortunato nel 2021. Nei 92 c’è l’iscrizione (fasulla) di Aziz Mouhiidine, il campione d’Europa e doppio argento mondiale. Il titolare uscente è il toscano Bortone, che sta crescendo parecchio e in futuro potrebbe anche scendere negli 86 kg. Presente anche il giovane bresciano Mattia Facchini, 20 anni, argento uscente, dai grandi mezzi atletici ma carente nelle scelte tattiche. Nei +92, dubito che Diego Lenzi, campione uscente, possa essere presente, battuto dal locale Milun, rivale di tutto rispetto uno dei più forti in Europa, segnato in volto, al torneo di Zagabria. A questo punto, l’ucraino di nascita Tonyshev, classe 1994, potrebbe concedersi il bis dopo l’oro 2021. Da seguire il campione U22, Daniele German, 19 anni, bene impostato ma ancora inesperto. Non è tutto, per il semplice motivo che chi dovrebbe informare ha scelto il silenzio. Essendo oberato di lavoro, quello che fa va oltre il possibile. Per cui in futuro sarà anche peggio.                                                                        Giuliano Orlando