Un’onda di passione, entusiasmo e curiosità. S’è alzata in tutta Italia, per un totale di 333 istituti scolastici coinvolti da Nord a Sud, rafforzando un binomio, scherma-scuola, che è alla base di quell’ambiziosa e fondamentale mission di promozione dello sport e dei suoi valori tra i più giovani.
Il percorso è soltanto all’inizio, eppure il report di un anno di lavoro compiuto dalla Federazione, attraverso la Commissione Scuola e le altre professionalità che sono state coinvolte e messe in campo, mostra già i suoi frutti, dimostrando d’aver colpito nel segno. I numeri non dicono tutto, ma di sicuro non mentono: 188 scuole primarie, dipanate sulla quasi totalità del territorio nazionale, hanno scelto la scherma nel progetto “Scuola Attiva Kids”; altri 145 istituti scolastici secondari di primo grado, che coprono 16 regioni italiane, hanno invece scoperto - o scopriranno in questi mesi - la scherma attraverso il programma “Scuola Attiva Junior”.
Si tratta dei due progetti proposti da Sport e Salute, in collaborazione con il MIUR, a cui la Federazione Italiana Scherma ha aderito lo scorso settembre, per compiere il definitivo salto di qualità in quell’opera di promozione e diffusione dello sport tra gli studenti delle elementari e medie.
Un cammino vissuto intensamente, a ritmi frenetici ma senza trascurare alcun dettaglio, ricostruito dal Vicepresidente della FIS, Vincenzo De Bartolomeo, referente in Consiglio Federale della Commissione Scuola di cui è presidente Mario Micheli: «È doveroso da parte mia elogiare uno straordinario lavoro, portato avanti da grandi appassionati che con entusiasmo e professionalità hanno operato per la promozione e la diffusione della scherma. Tra gli obiettivi strategici della Federazione c’è la volontà di far conoscere il nostro sport nelle scuole. Siamo partiti in piena emergenza Covid, in un periodo in cui la maggior parte degli istituti era in Dad. Ma non ci siamo fermati dinanzi a nessun ostacolo. La scherma è entrata nelle scuole dalla porta principale, perché è titolata a presentarsi. È una chiara politica federale del Consiglio presieduto da Paolo Azzi, una “mission” da perseguire non scavalcando ma sostenendo e integrando, coordinandola e ottimizzandola, l’opera delle società che negli anni si sono sempre impegnate nella proposta del nostro sport tra gli studenti».
Di qui il sunto di un anno denso di programmazioni poi realizzate: «Il Ministero dell’Istruzione ci aveva proposto un bando, a cui abbiamo prontamente aderito con il progetto “La mia scuola insegna la scherma” che ha rappresentato un primo contatto tra le scuole e le società schermistiche del territorio. Abbiamo fornito i materiali a disposizione e a settembre eravamo pronti ad aggiornare questo programma, sviluppandolo sotto il titolo “La mia scuola promuove la scherma”, arricchendolo di contenuti - prosegue il vicepresidente De Bartolomeo -. Poi abbiamo ricevuto da Sport e Salute l’input di “Scuola Attiva Kids” e “Scuola Attiva Junior”, i nuovi bandi necessitavano di un maggior numero di materiali, adeguati anche alla necessità di igienizzazione per il rispetto delle norme anti-Covid. Abbiamo così creato un’offerta tutta a dimensione delle scuole, per rendere la scherma sempre più un “gioco” alla portata dei giovani studenti e siamo riusciti a fronteggiare totalmente una richiesta molto importante. E questo grazie a tutte le persone coinvolte, perché ciascuno ha fatto in maniera encomiabile la propria parte, con il coordinamento di Paola Guarneri del settore Assistenza allo Studio della FIS».
I due progetti, che hanno avuto anche l’adesione di bambini e ragazzi con difficoltà psico-motorie, confermando che pure a scuola la scherma è “sport di tutti e per tutti”, esattamente come accade nelle sale italiane dove l’attività olimpica e paralimpica sono sempre più integrate, si sono sviluppati parallelamente.
“Scuola Attiva Kids”, riservato agli alunni delle scuole primarie, ha dato - e darà - la possibilità ai bambini di 188 istituti di tutta Italia di avvicinarsi alla scherma attraverso i Tutor, laureati in Scienze Motorie che affiancano gli insegnanti di ruolo durante le ore di Educazione Fisica. Proprio i Tutor hanno seguito un percorso formativo grazie alla Federazione Italiana Scherma che si è avvalsa del prezioso contributo di Lio Bastianini, Marco Melli, Annalisa Avancini, Paolo Menis e Marina Passaseo impegnata a far sintesi delle progettualità.
È invece dedicato alle scuole secondarie di primo grado il progetto “Scuola Attiva Junior”: qui la scherma ha raggiunto 16 regioni e 145 istituti grazie a 90 Tecnici Federali coinvolti per operare con i kit messi a disposizione dalla FIS (gli stessi del programma “Kids”) e realizzati da Kinder Joy of Moving, composti da fioretti e sciabole in schiuma di eva e da visiere protettive, adatte alla pratica nelle scuole nel rispetto dei protocolli anti-Covid, materiale che resterà in dotazione agli insegnanti di Educazione Fisica. Un lavoro che si pone l’obiettivo di avvicinare i ragazzi alla scherma ma soprattutto di fare movimento ed educare i giovani alla cultura sportiva attraverso il gioco, il tutto sotto il coordinamento della Commissione Scuola della Federazione Italiana Scherma, composta, con il presidente Mario Micheli, da Alessandro Rubino, Alice Cometti, Maurizio Fuccaro, Marina Passaseo, Roberto Faldini, Paolo Menis e Teresa Polimei.
Fondamentale in questo caso è stato il ruolo dei Referenti Scuola delle singole regioni, nuove figure che hanno creato il collegamento tra gli istituti aderenti al progetto e le società del territorio.
Così il Presidente della Federazione Italiana Scherma, Paolo Azzi: «I risultati di questo primo step del lavoro svolto nelle scuole sono estremamente significativi e confermano la bontà del percorso intrapreso nell’opera di promozione del nostro sport tra i più giovani. Siamo certi che sia solo un punto di partenza, che ci fa guardare con grande ottimismo al futuro. Essere entrati in modo così autorevole e capillare in tantissimi istituti di tutto il Paese significa diffondere la scherma e i suoi valori, affermando la nostra disciplina come attività formativa anche nelle scuole, oltre che nelle sale dove crescono i nostri atleti. Un impegno di grande incisività e professionalità, rafforzato poi da altre iniziative come il Video promozione realizzato dal Comune di Brindisi, e che presentammo a Riccione in occasione della Festa delle Medaglie di Tokyo 2020, un prodotto che sintetizza ottimamente il legame scherma-scuola, e ancora valorizzato dal Contest Video promosso dalla Commissione Immagine che per il secondo anno consecutivo ha registrato un tangibile successo per la partecipazione e la qualità delle proposte candidate. È così - chiosa il Presidente federale - che si aiuta la diffusione del nostro sport, sostenendo nel migliore dei modi gli sforzi e i risultati di atleti, famiglie e società già impegnati nell’agonismo ad alti livelli».