"Avere già disputato tre Olimpiadi ed essere arrivato a medaglia in tutte e tre è la dimostrazione che per dieci anni sono stato sempre ad alti livelli. Adesso spero di fare bene nei prossimi due anni per poi puntare a Rio. Sarà un’impresa, crescono molti giovani in gamba, ma la voglia c’è e la determinazione anche". Questi i propositi di Aldo Montano, il 34enne schermidore livornese che vanta quattro medaglie olimpiche (una individuale e tre a squadre). Ai microfoni di Radio Manà Manà
Sport, Montano confessa di non avere ancora smaltito del tutto l'infortunio che la scorsa estate aveva rischiato di fargli saltare le Olimpiadi: "Non ho ancora ripreso gli allenamenti per colpa dello strappo muscolare all’adduttore sinistro - spiega l'atleta azzurro -. Preferisco curarmi bene e rientrare quando tutto è risolto. La stagione inizierà a febbraio, ancora c’è tempo".
Se la scherma è diventata uno sport sempre più popolare nel corso degli ultimi anni, il merito va senza dubbio anche alla capacità di Montano di appassionare gli spettatori e di incuriosirli anche fuori dalla pedana: "Principalmente sono le medaglie olimpiche che fanno arrivare nuovi iscritti in palestra - sostiene lo schermidore -. L'essere rimasto per dieci anni ai vertici delle classifiche, avere vinto un po' di medaglie ed essermi esposto in programmi tv può avere contribuito a portare la scherma al grande pubblico, ma il merito è anche di tutti gli altri italiani che hanno vinto medaglie in tutto il mondo e in tutte le discipline".