Storico trionfo di Peter Fill. L'azzurro vince la discesa libera di Kitzbuehel sulla mitica Streif, appuntamento clou della Coppa del Mondo, un'impresa riuscita solo ad altri due italiani: Ghedina nel 1998 e Paris tre anni fa. Su un tracciato accorciato per la neve caduta in mattinata, l'altoatesino si impone col tempo di 1'52"37, beffando gli svizzeri Feuz e Janka al termine di una gara caratterizzata dalle cadute, tra cui quelle di Reichelt e Svindal.
Per il terzo anno consecutivo, la libera di Kitzbuehel non si è potuta svolgere sull'intero percorso originale: il forte vento in quota ha costretto gli organizzatori ad abbassare la partenza, collocandola poco prima del salto della Mausefalle. Dopo un'ora e mezzo di ritardo, appena ha smesso di nevicare, è iniziata la gara ma da subito si è capito che per gli atleti non sarebbe stata una giornata facile: spaventosa la caduta dell'austriaco Streitberger, trasportato in ospedale in elicottero. Poco brillante Christof Innerhofer, davanti si piazza il tandem svizzero Feuz e Janka.
Col pettorale numero 14, però, Peter Fill decide di prendersi la soddisfazione della carriera e, nel giorno del secondo compleanno del figlio Leon, firma un'impresa storica: fa scorrere lo sci in maniera perfetta e si piazza davanti a tutti rifilando rifilando rispettivamente 37 e 65 centesimi ai due elvetici. Subito tocca a Reichelt e Svindal tenere col fiato sospeso gli spettatori con due cadute spaventose: meno conseguenze per il norvegese, che si rialza e raggiunge con le proprie gambe la via di fuga. Dopo i primi trenta la direzione di gara dice che può bastare così: per l'azzurro, classe '82, è il secondo successo in Coppa del Mondo dopo quello Lake Louise nel 2008.