Sci, a Maribor l'addio di Tina Maze: i numeri della campionessa

Pubblicato il 6 gennaio 2017 alle 20:09:18
Categoria: Sci
Autore: Redazione Datasport.it

Sarà la pista Pohorje2 di Maribor, dove nella giornata di domani (sabato 7 gennaio) è in programma il sesto slalom gigante stagionale di Coppa del mondo, a fare da cornice all'addio definitivo alle competizioni di Tina Maze: la 33enne sciatrice slovena - che quindi chiuderà la sua carriera con l'ovazione del pubblico di casa - aveva già annunciato il ritiro all'inizio della stagione, ma si esibirà ancora una volta tra i pali larghi prima di fermarsi. Iniziata in Coppa del mondo nel gennaio di 18 anni fa, la carriera di Tina Maze è stata un susseguirsi di trionfi e basta dare un'occhiata ai numeri per rendersene conto.

In bacheca, tanto per cominciare, ci sono 4 medaglie olimpiche: due argenti a Vancouver 2010 (in SuperG e slalom gigante) e due ori a Sochi 2014 (discesa e slalom gigante). Ricchissimo il bottino in Coppa del mondo dove i podi complessivi sono 81 con 26 primi posti: la Maze ha trionfato nella classifica generale dell'edizione 2013 e - nello stesso anno - ha fatto sue le coppe di specialità di SuperG e slalom gigante. Infine ci sono i Mondiali, dove la slovena originaria di Slovenj Gradec ha fatto incetta di medaglie: gli ori sono 9 (l'ultimo dei quali nel 2015 nella combinata di combinata a Vail/Beaver Creek), gli argenti 5.

All'ultima gara in carriera di Tina Maze (prima manche alle 9.30, seconda alle 12.30) prenderanno parte nove azzurre: Federica Brignone, Marta Bassino, Sofia Goggia, Manuela Moelgg, Irene Curtoni, Elena Curtoni, Francesca Marsaglia, Nadia Fanchini e Laura Pirovano. E' soprattutto Manuela Moelgg, dopo lo splendido successo del fratello Manfred nello slalom di Zagabria, ad avere le luci dei riflettori puntate addosso: "Il pendio è sempre facile soprattutto nella parte alta - spiega - dove la neve non è durissima, quindi bisogna veramente fare in modo di mollare lo sci e allo stesso tempo essere puliti in curva. Nella parte conclusiva invece c'è un pizzico di maggiore pendenza e la neve è più dura. In quel tratto si può fare la differenza".