"Giocare gli Europei era un sogno, che purtroppo mi è stato negato". Domenico Criscito è ancora scosso per l'esclusione dalla Nazionale in seguito all'iscrizione nel registro degli indagati dalla Procura di Cremona nell'ambito dello scandalo del calcioscommesse. Il difensore dello Zenit non parteciperà alla rassegna in Polonia e Ucrina: "Dopo lo shock delle prime ore va un po' meglio - afferma ai microfoni di Sky Sport -. Tutto ciò mi avrebbe turbato in campo? Quando gioco non penso a nulla, solo a fare il mestiere per cui ho lavorato sin da bambino".
Criscito è indagato per aver partecipato ad un incontro in un ristorante di Genova, che secondo il pm Roberto Di Martino sarebbe servito per pianificare una combine: "Era un chiarimento con i tifosi del Genoa, con cui ho un grande rapporto - aggiunge -. Pensavano ci fossimo venduti il derby. Dopo il colloquio ho ripreso la macchina e sono tornato a casa". Il coinvolgimento nello scandalo ha sporcato l'immagine del difensore: "L'avviso di garanzia è a tutela dell'accusa, io sono innocente - spiega Criscito -. Non sarò sentito in questi giorni, si andrà alla lunga. Spero che la mia posizione si chiarisca al più presto, ora ho una brutta immagine in tutta Europa, perfino in Russia. Devo ripulirla. Io sono sempre stato leale in campo e fuori".