Guido Salvini, giudice per le indagini preliminari della Procura di Cremona, ha sostituito la misura degli arresti domiciliari con l'obbligo di firma nei confronti di Cristiano Doni, ex capitano dell'Atalanta. Il 38enne che vestì l'azzurro ai Mondiali in Corea e Giappone nel 2002 era stato arrestato il 19 dicembre scorso nell'ambito dell'inchiesta sul calcioscommesse.
Trascorsa una settimana in carcere, e dopo le ammissioni su molti degli addebiti contestatigli dagli inquirenti, Doni era stato posto agli arresti domiciliari, prima nell'abitazione della moglie in Alto Adige, quindi a Torre Boldone (in provincia di Bergamo). Ora l'ex calciatore, scaricato da società e tifosi orobici, dovrà presentarsi regolarmente in caserma per la firma.