Scontri Inter-Napoli, nuovi dettagli sulla morte di Belardinelli

Pubblicato il 30 dicembre 2018 alle 10:55:10
Categoria: Serie A
Autore: Michele Nardi

Nuovi dettagli arricchiscono le indagini sulla morte di Nicola Belardinelli, l’ultras morto negli scontri prima di Inter-Napoli in via Novara a Milano. Diversamente dalle prime ricostruzioni sembra che il suv che investito il tifoso nerazzurro non sia arrivato dalla corsa opposta ma fosse diretta allo stadio. E c’è un dettaglio ancora più preoccupante: la macchina, dopo aver colpito l’ultras, potrebbe aver continuato la sua corsa fino al parcheggio del settore ospiti del Meazza.

Altri particolari sono emersi dagli interrogatori di convalida degli arresti per i tre supporter nerazzurri finiti a San Vittore con l’accusa di rissa, lesioni e lancio di razzi. Francesco Baj e Simone Tira, entrambi 31enni, hanno rilasciato dichiarazioni spontanee ammettendo la loro presenza durante gli scontri ma negando di essere entrati in contatto con i napoletani. Il 21enne Luca Da Ros invece ha risposto a tutte le domande del Gip, che si pronuncerà oggi sulla convalida degli arresti.

Da Ros ha indicato quattro capi della Curva Nord uno dei Boys San, due degli Irriducibili e uno dei Viking come i mandanti dell’agguato ai tifosi ospiti. I nerazzurri si sono ritrovati in zona Fiera, hanno recuperato un sacco con dentro le armi per l’attacco in via Zoia e dalle 19.20 è partito l’assalto di Via Novara.

Dopo queste dichiarazioni si è presentato in Questura Marco Piovella, 33 anni, uno dei capi ultrà indicato da Da Ros. L’uomo è stato interrogato come persona informata sui fatti ed è stato rilasciato la sera stessa. “Ha fatto delle dichiarazioni -ha spiegato il suo avvocato Mirko Perlino-. Ha semplicemente ammesso di aver partecipato agli scontri. Punto. Non è né l’organizzatore né tutto quello che è stato detto”. Nei suoi confronti però potrebbero essere emesse comunque delle misure cautelari.