Dura un tempo l'Italia di Brunel nel secondo match del Sei Nazioni 2016: all'Olimpico gli azzurri chiudono la prima frazione sul 9-11 contro la nuova Inghilterra di Eddie Jones, ma poi devono arrendersi al XV della Rosa che nella ripresa va tre volte in meta con Joseph e chiude i conti sul 40-9. Un peccato il crollo, fisico e mentale, dell'Italia che adesso dovrà ritrovare forze e morale in vista del match di sabato 27 febbraio in casa con la Scozia.
La buona partita giocata all'esordio in Francia è l'iniezione di fiducia necessaria per affrontare un Inghilterra rinnovata dopo il disastro mondiale. La forza fisica del XV della Rosa e le geometrie studiate dal ct Eddie Jones sono invece un motivo di preoccupazione per i ragazzi di Brunel. La partenza però è di quelle che fanno ben sperare e Canna porta subito avanti gli azzurri trasformando un calcio di punizione per un fuorigioco inglese. Farrell pareggia i conti dopo un fallo di Lovotti e al 17' porta in vantaggio l'Inghilterra con un secondo calcio al quale risponde ancora Canna per il 6-6 al 19'.
Qui gli azzurri vanno un po' in difficoltà e l'Inghilterra, pur fallosa fino a quel momento, ne approfitta con Ford: vantaggio guadagnato, difesa azzurra non schierata, e palla che da Vunipola passa a Farrell prima di atterrare nelle mani del dieci inglese che schiaccia in meta non trasformata da Farrell (6-11). La reazione azzurra è di quelle imponenti e il solito Canna va per i pali trovando il 9-11, ma poco a poco Fuser, Zanni, Garcia e Gega devono lasciare il campo per infortunio.
Si va al riposo con una prova convincente e coraggiosa, ma al rientro la partita cambia volto dopo dieci minuti: l'apertura delle Zebre sbaglia di un niente il possibile vantaggio, Bellini e Sarto la combinano grossa regalando a Joseph la meta del 9-16 (touche veloce e intercetto del centro inglese) e da lì inizia il tracollo azzurro. I cambi aiutano il XV di Jones mentre gli azzurri non ne hanno più: ancora Jones (due volte) e poi Farrell vanno in meta fissando il risultato sul 40-9. Una punizione severa che tuttavia non deve demoralizzare gli azzurri in vista di un match, quello con la Scozia del 27 febbraio, già fondamentale per non chiudere in ultima posizione questo Sei Nazioni 2016.