È amara l’ultima panchina azzurra di Brunel davanti al pubblico di casa: nel terzo incontro del Sei Nazioni, l’Italia cede 20-36 alla Scozia che espugna l’Olimpico vendicando così la sconfitta dello scorso anno a Murrayfield. Netto il dominio degli highlanders nella prima mezz’ora, poi la meta di Ghiraldini dà il via alla reazione degli azzurri che restano in partita fino a 10’ dalla fine. Al 79’ la meta di Seymour che chiude il match.
L’Italia che deve buttare il cuore oltre, stavolta scende in campo timida e contratta. Fatto salvo il primo vantaggio (3-0 all’8’), la Scozia è assoluta padrona del campo: quando parte Hogg la difesa azzurra non lo prende mai, gli highlanders sono più reattivi e “cattivi” sui punti di contatto e all’11' Barclay schiaccia in meta dopo un perfetto riciclo del suo estremo. Laidlaw trasforma, l'Italia fatica tremendamente nelle mischie e nei raggruppamenti e la Scozia trova il buco per vie centrali con un offload di Barclay per Gray che dà il via all'azione della meta di Hardie. È una Scozia bellissima davanti a un’Italia che assiste impotente al XV del Cardo e Laidlaw incrementa ancora dopo un tenuto di Gori fino al 17-3 al 25’.
Alla mezz’ora, però, arriva la meta che non ti aspetti e che restituisce coraggio a Parisse e compagni: grandissima azione di Campagnaro che fa il break, l'Italia poi allarga dalla parte opposta con Odiete che ricicla meravigliosamente per Ghiraldini, bravo a fintare e schiacciare in meta quasi all'altezza della bandierina. Con la trasformazione di Haimona e il calcio sbagliato al 38’ da Laidlaw, l’unico della partita, si va al riposo con l’Italia sotto 10-17, punteggio generoso per quanto effettivamente visto in campo.
Nella ripresa Laidlaw ricaccia indietro gli azzurri (13-26 al 59’), ma l’Italia è tutt’altra roba rispetto ai primi 40’ e dopo aver sprecato a 5 metri è Fuser a schiacciare finalmente in meta sfruttando la superiorità numerica per il giallo a Russell.Haimona trasforma il 20-26, Zanni commette un’ingenuità che regala al solito Laidlaw il calcio del 20-29 ma Parisse prende per mano gli azzurri che restano costantemente nelle 22 avversarie. A sette minuti dal termine la scelta azzardata che decide il match: il capitano azzurro gioca alla mano una punizione dai dieci metri, Haimona calcia per Campagnaro che però riesce solo a sfiorare commettendo in avanti e regalando il possesso a una Scozia in difficoltà. Hogg rispedisce indietro gli azzurri, la touche scozzese è devastante e al 79’ Seymour chiude alla bandierina un’azione meravigliosa degli scozzesi che vincono così 36-20. Risultato giusto, anche con un approccio migliore alla gara e qualche errore in meno contro questa Scozia difficilmente sarebbe potuta finire diversamente.