La nuova Inghilterra di Eddie Jones non si ferma più: a Twickenham il XV della Rosa supera anche il Galles 25-21, resta la sola formazione a
Sei mesi dopo il 25-28 che segnò irrimediabilmente il cammino mondiale dell’Inghilterra, Twickenham attende con ansia il match col Galles per prendersi una rivincita sui Dragoni e proseguire la marcia inarrestabile in questo Sei Nazioni. L’avvio dei padroni di casa, unica formazione in corsa per il Grande Slam, è devastante: Itoje è una furia, Ford sposta il gioco da una parte all’altra e per fermare i bianchi di Eddie Jones il Galles ricorre a ogni mezzo. Anche alle penalità che Farrell trasfo rma però in punti (9-0 al 20’ con tre calci) prima di mandare l’ovale in mezzo ai pali per la trasformazione della giusta meta di Watson al 31’.
All'intervallo sono 16 i punti da recuperare, 19 quando il solito Farrell realizza la punizione da oltre 40 metri. Anche con la meta di Biggar al 53’ (19-7), la partita sembra chiusa perché Farrell è una macchina da trasformazione e con due pedate in mezzo ai pali riporta l’ Inghilterra avanti 25-7 al 67’. È al lora che viene fuori l’ orgoglio gallese: Cole lascia i suoi in inferior ità numerica pre ndendosi un giallo ingenuo, Priestland suona la carica e North e Faletau segnano due mete i n tre minuti che riaprono incredibilmente la partita. Twickenham trattiene il fiato, ma sulla discesa di Cuthberth fermato in touche e la seguente rimessa vinta dal XV della Rosa esplode il boato del tempio del rugby: vince l’Inghilterra 25-21, due punti che potrebbero bastare già per la conquista del Sei Nazioni 2016 se domani la Francia non dovesse battere la Scozia in casa degli highlanders.