"Conosco Catania e ci torno sempre volentieri: il calendario mi ha infilato questa partita tra il Palermo e il Torino, tre gare da ex in una settimana. Il calcio è così". Saranno tanti i pensieri nella testa di Stefano Colantuono quando domani entrerà al Massimino per guidare la sua Atalanta: il ritorno da ex sotto l'Etna, il prestigioso traguardo delle 400 panchine in carriera, ma soprattutto la gara: "Il Catania sta facendo benissimo, Gomez, Barrientos e Lodi sono da tenere d'occhio. Ma dovremo stare attenti anche sulle palle alte", ha spiegato il tecnico nella conferenza della vigilia.
Sono diversi i dubbi per Colantuono, che dovrà rinunciare a diversi elementi; l'infortunio più recente è quello di capitan Bellini, che ha accusato un risentimento al polpaccio. In difesa Stendardo farà quasi certamente coppia con Manfredini: ''Lucchini ha avuto una lieve distorsione alla caviglia, anche se il cambio era programmato. Ma il turnover potrebbe non limitarsi a questa mossa''. Davanti, invece, non sono previste rivoluzioni: ''Abbiamo Denis, Parra è troppo simile per giocargli a fianco. De Luca merita una chance: lo sforzo prolungato nel secondo tempo di domenica gli ha procurato un affaticamento muscolare, lo dovrò valutare all'ultimo minuto''.
Sul lato sinistro del centrocampo sarà ballottaggio a tre tra Moralez, Bonaventura e Troisi, australiano giunto a Bergamo dalla Juventus: ''Troisi ha avuto problemi di ambientamento legati alla lingua - ha concluso Colantuono - ma da esterno sa il fatto suo e nell'ultimo spezzone di partita s'è mosso bene. Abbiamo diverse alternative, ma stravolgere gli equilibri in una fase positiva come questa è impensabile''.