Il Gallo risorge e consegna al Torino la seconda vittoria in trasferta. Samp battuta 4-1 con doppietta e assist di Belotti, al ritorno al gol dopo 479 minuti di digiuno. Il Toro resta attaccato al Sassuolo nella sfida per l’Europa: i neroverdi battono 2-0 il Chievo Verona, lasciando Ventura sotto zero nella corsa salvezza. Corsa che il Frosinone non riesce a riaprire definitivamente al Tardini dove non riesce ad avere ragione di un Parma rimasto in dieci nell’ultima mezzora per il rosso diretto di Stulac.
I ritmi a Marassi sono subito serrati: al 3’ un retropassaggio corto di Murru costringe Andersen a rimediare su Belotti, ma all’11 il Gallo buca Audero: cross di De Silvestri, Tonelli perde la marcatura e l’attaccante granata firma il terzo gol stagionale con un bel colpo di testa in arretramento. Giampaolo perde Barreto e inserisce Linetty, la Samp prova a reagire con Praet e con Caprari, che al 22’ sfiora il palo lontano con un destro a giro. I doriani reclamano un rigore per un contatto tra Praet e Ola Aina. Il penalty invece viene fischiato al 40’: aggancio volante da fenomeno di Belotti, atterrato da Audero, dagli undici metri il Gallo firma il raddoppio. Nella ripresa la musica non cambia: i genovesi cercano di riaprire la partita ma è l’ex Genoa Iago Falque a chiudere il match al 55’. Lo spagnolo riceve tutto solo in area una sponda aerea di Ola Aina e fulmina Audero per la terza volta. Al 64’ la Samp prova a tornare in gioco grazie al rigore di Quagliarella dopo il fallo fischiato a Baselli su Praet e confermato dalla Var. L’ex Toro si fa parare il tiro da Sirirgu ma riesce a ribadire in rete sulla respinta. La Samp ci crede ma Audero deve bloccare Belotti, vicino alla tripletta al 70’ con un tiro al volo potente ma centrale su cross di Ola Aina. E alla fine il Toro cala il poker con l’altro ex Genoa Armando Izzo: Belotti devia su corner e la palla arriva al difensore, libero di buttarla sul secondo palo. Da lì la partita scorre senza cambiare più risultato fino al 90'.
Il Chievo di Ventura è spensierato: i clivensi in classifica non hanno nulla da perdere e giocano con intensità. Ne esce una partita gradevole in fase iniziale, giocata su ritmi intensi e con ribaltamenti continui ma pian piano il Sassuolo prende i comandi del gioco e sfiora il gol con Berardi su punizione al 15’ e al 26’ calciando fuori su una respinta di Rossettini. E al 42’ arriva il gol di Di Francesco: Boateng lavora palla sulla trequarti per Berardi che serve il compagno in area, bravissimo poi a battere Sorrentino con un rasoterra sul secondo palo. Tutto il tridente di De Zerbi entra nell’azione che rispedisce Ventura con il volto scuro negli spogliatoi. Nella ripresa il Chievo prova a reagire grazie all’ingresso di Meggiorini al fianco di Stepinski. De Zerbi si copre togliendo il nervoso Duncan per Magnani optando per la difesa a 3. La ripresa scorre senza grandi occasioni per i veronesi, che rischiano di subire il bis all’82’ sul diagonale di Sensi. Tanasijevic sembra chiudere le speranze di rimonta per Ventura facendosi espellere per seconda ammonizione all’88’. Sorrentino salva su Berardi un minuto dopo e nel finale Magnani salva in extremis su Stepinski. L’attaccante sfiora il palo al 92’ con un colpo di testa su cross di Meggiorini ma alla fine arriva il 0-2 con autogol di Giaccherini: Sorrentino para su Berardi, il centrocampista prova a ridargliela di petto ma infila il suo portiere. Ora la situazione si fa davvero disperata per il Chievo, a -10 dalla salvezza: il Sassuolo invece aggancia il sesto posto e continua a sognare.
La partita al Tardini è molto equilibrata: il primo tiro in porta arriva verso il 13’ con una punizione finita sopra la traversa di Stulac. I ducali ci provano con più insistenza: prima con Ceravolo, servito dopo una gran finta da Gervinho, e poi al 17’ con Rigoni, che ci prova in acrobazia su corner ma entrambi non trovano la porta. I ciociari sfiorano il gol con Beghetto, che però devia sul fondo il cross di Zampano. È la tattica a dominare il primo tempo: il primo tiro in porta è firmato da Siligardi al 40’. Nella ripresa il primo brivido è di marca frusinate e arriva quasi subito: al 51’ cross di Ciano per Beghetto, che sfiora l’incrocio del primo palo. Il Frosinone prova a farsi vedere di più davanti. Al 60’ Stulac si becca il rosso diretto per una brutta entrata su Chibash. I ragazzi di Longo provano l’assedio, D’Aversa si protegge togliendo Ceravolo per il centrale di difesa Bastoni e affida le ripartenze a Gervinho ma è Sepe a salvare il Parma con una grandissima parata su al quarto minuto di recupero.