Una delle trattative più chiacchierate del calciomercato invernale in Serie A è stato il mancato passaggio di Simone Verdi al Napoli. Quando tutto sembrava fatto, il giocatore del Bologna ha rifiutato la destinazione. Nell'intervista al Corriere della Sera, il classe '92 ha parlato dei motivi dietro al "no" agli azzurri: "Non ho rifiutato il Napoli, ho detto sì al mio percorso con il Bologna. Non potevo andare via a gennaio dopo tutta la fiducia che il club ha riposto in me. Venivo dalla retrocessione con il Carpi, e loro hanno deciso di puntare su di me. E' stato un atto di riconoscenza mal interpretato e scambiato per pazzia. Il Napoli poteva cambiare la mia carriera ma, dopo sei squadre, a Bologna ho trovato per la prima volta una casa calcistica. Fino a giugno ho questo progetto".
Le voci di mercato, però, si susseguono: dietro il no al Napoli ci sarebbe un altro club, e l'Inter aveva mostrato interesse prima del rilancio degli azzurri. Ipotesi smentita dallo stesso 25enne: "Mi viene da ridere, non mi segue nessun altro club, nessuno da dietro muoveva i fili, sono in grado di ragionare da solo, e posso già vivere così. I soldi non sono una priorità, è brutto da dirlo perché magari molti non arrivano a fine mese, ma per fortuna posso scegliere basandomi sulla mia passione". L'ambiente azzurro non ha preso bene il rifiuto: De Laurentiis è rimasto deluso. "Evidentemente ho mandato il messaggio sbagliato - dice Verdi - il problema non era Napoli, e non ho mai detto di sì per poi cambiare idea. L'ambizione ti porta a voler giocare con grandi campioni, ma qui mi sento a casa. Sarri mi ha chiamato e ha capito la mia posizione in tutta tranquillità: è stato molto sensibile".