Brignoli è già nella storia. Il numero uno del Benevento oltre ad aver regalato il primo punto in serie A della storia del Benevento si iscrive ad un club molto ristretto: quello dei portieri goleador. Nel campionato italiano il pioniere è Michelangelo Rampulla. Lo storico n.12 della Juventus infatti aveva stupito tutti anni prima di vestire il bianconero, quando coi suoi guantoni difendeva la porta della Cremonese. Il 23 febbraio del 1991 infatti regalò ai suoi il 2-2 contro l’Atalanta dopo essere andato in area avversaria su una punizione. E’ stato questo il primo gol su azione di un estremo difensore in serie A. L’eredità di Rampulla fu raccolta anni dopo da Taibi, che con la maglia della Reggina aiutò i suoi ad agganciare un insperato 1-1 contro l’Udinese. Altro esempio virtuoso di portiere col senso del gol è Amelia, che ha lasciato il suo marchio addirittura in Europa. I Livorno si stava giocando il passaggio del turno in Uefa col Partizan Belgrado. All’88’ Marco sale in area e di testa batte Kralj.
Fuori dai confini patri la tradizione è ancora più ricca. Chi non si ricorda di Rogerio Ceni, specialista brasiliano di rigori e punizioni (tutti tirati rigorosamente coi guanti addosso). Per lui 120 gol fra punizioni e rigori. Molti di più di qualche attaccante oggi in circolazione. Altro mito è il paraguaiano Chilavert, che oltre a parare segnava parecchio: chiuse la carriera con 62 centri.