Una Lazio ormai senza obiettivi di classifica espugna per 3-1 il Braglia di Modena, contro un Carpi molto sfortunato e sempre più vicino alla retrocessione. Per i biancocelesti, in rete Bisevac e Candreva nel primo tempo, con Klose a chiudere i conti nella ripresa. Inutile, invece, il gol nel finale di Mbakogu, che aveva anche fallito due calci di rigore nella prima frazione.
La prima iniziativa degna di nota è ad opera degli uomini di Inzaghi: al 7’ Konko crossa dalla sinistra sul secondo palo, dove Candreva si coordina benissimo e calcia al volo di collo destro, trovando però il corpo di Gagliolo a deviare sul fondo. La reazione del Carpi è quasi immediata, dato che all’11’ Mbakogu ruba palla in area a Hoedt, che lo stende, spingendo l'arbitro Rocchi a fischiare calcio di rigore per il Carpi. Sul dischetto si presenta al 12’ lo stesso Mbakogu, che calcia di piatto destro sul palo più lontano, ma trova la grande parata di Marchetti. I biancocelesti tornano così a pungere al 17’, quando Lulic controlla e calcia di esterno destro dal vertice sinistro dell'area, mandando la palla a sbattere sulla traversa e poi sul palo più lontano, prima che Gagliolo la metta in corner. Gli ospiti continuano a spingere e trovano il vantaggio al 23’: su un corner dalla destra di Biglia, la palla arriva sui piedi di Parolo, che calcia prima di collo destro e poi di sinistro a botta sicura per ben due volte, ma viene murato sulla linea da Bianco, che poi però indirizza la sfera verso Bisevac, bravo a risolvere la mischia, battendo Belec di destro per l’1-0 laziale. La squadra di Inzaghi è molto abile ad aspettare i padroni di casa per ripartire e trova così anche il raddoppio al 32’, quando Klose serve una gran palla in area per Felipe Anderson che, dalla destra, mette un assist perfetto sul secondo palo per Candreva, al quale non resta che appoggiare in rete col portiere già superato. Gli uomini di Castori hanno poi l’occasione per riaprire il match al 41’, quando Mauricio interviene di mano in area, interrompendo un palleggio di Mbakogu, e causa il secondo rigore per i padroni di casa. Dagli undici metri si presenta di nuovo l’attaccante nigeriano, che calcia centralmente e debolmente col destro, facendosi parare il secondo rigore da Marchetti. Il primo tempo termina così con gli ospiti in vantaggio per 2-0 e con il Carpi incapace di trasformare ben due tiri dal dischetto.
In avvio di ripresa parte forte la squadra di Castori, con il neo entrato Lasagna, che al 47’, dopo una respinta di Marchetti su un cross dalla destra di Letizia, si coordina in area e calcia col mancino sul primo palo, mandando la sfera a infrangersi sull’incrocio dei pali. Il forcing del Carpi prosegue, ma gli emiliani non riescono a trovare lo spunto decisivo negli ultimi venti metri, esponendosi anche ai contropiede degli ospiti, che chiudono definitivamente la gara al 73’, quando Onazi, entrato da poco, mette un cross perfetto dalla destra al centro dell’area, dove Klose è bravo a coordinarsi col destro e mettere la palla all'angolino, dove Belec non può arrivare. All’80’ i biancocelesti vanno poi vicini alla quarta rete con Biglia, che calcia bene dal limite col destro, ma trova la risposta in tuffo di Belec, mentre, un minuto dopo, è Lasagna a rendersi pericoloso per i padroni di casa, ma il suo diagonale sinistro viene deviato sul fondo da Konko. Gli uomini di Inzaghi si complicano la vita nel finale: all’83’ Biglia stende Verdi sul lato corto dell'area di rigore e viene ammonito per la seconda volta da Rocchi, che quindi espelle l'argentino. Il calcio di punizione seguente viene battuto da Verdi, che calcia a giro col mancino e colpisce la traversa, mandando però la palla sui piedi di Mbakogu che, ben appostato in area, ribadisce in rete col destro. Gli ospiti rimangono addirittura in nove, dato che al 90’ Djordjevic prende per il collo Letizia e viene espulso dal direttore di gara, ma gli emiliani non hanno più tempo per rimontare e la gara termina con la vittoria dei biancocelesti per 3-1. Inzaghi ottiene così la quarta vittoria in sei partite sulla panchina della Lazio, che comunque è matematicamente fuori dalla lotta per il sesto posto, mentre gli uomini di Castori sono ormai vicinissimi alla retrocessione: nell’ultima giornata dovranno vincere a Udine e sperare che il già retrocesso Verona non perda a Palermo.