Al Mapei Stadium, contro il Sassuolo, l'Inter sarà chiamata a rispondere dopo la sconfitta in casa contro l'Udinese, la prima in campionato, che è valsa la retrocessione dal primo al terzo posto in classifica. Una sfida che Luciano Spalletti, in conferenza stampa, analizza dal punto di vista dell'avversario. "Il Sassuolo è una squadra forte da tanti anni - dice il tecnico nerazzurro - non sono certo le ultime due vittorie a dimostrarlo". L'allenatore dell'Inter, però, è concentratoa anche sul tipo di risposte che si aspetta dai suoi: "Vogliamo reagire a quello che è successo di recente. Siamo esattamente dove volevamo essere, siamo sulla strada giusta, ed è verso quella direzione che dovremo continuare. Non vorremmo mai perdere, ma ci sta, e comunque l'Inter mi ha dato idea di essere disposta in campo per molti versi".
Negli ultimi giorni imperversano domande sul mercato, dopo le parole del tecnico dopo l'Udinese e quelle di Sabatini. "Se ci sarà la possibilità, lui e Ausilio la butteranno dentro come Icardi e Perisic - sentenzia Spalletti - ma bisognerà vedere che opportunità si verificheranno e che programma abbiamo, ecco perché faccio parlare la proprietà. E' chiaro che qualcosa da inizio stagione è cambiato, ce ne siamo accorti tutti, ma no possiamo mollare dopo i primi problemi. Dovremo gestirli. Certo, la società è ambiziosa, ma potrà avere dei limiti imposti dalle regole: io sono a posto così, e lo sarò fino al termine della prossima stagione, e comunque non ci sarà un budget tanto importante su cui investire". Le ultime indicazioni in allenamento hanno mostrato un Joao Mario in forma. "Lui non mi ha mai detto di voler andare via, quando verrà a parlarmi gli risponderò. Per me è un calciatore dell'Inter, e se mi mostra quanto dimostrato durante la settimana, potrà giocare. Lui può permetterci di vincere le partite". Sul capitolo cessioni, Spalletti è chiaro: "Nessuno mi ha detto di voler andare via, e comunque vorrei che ci fossero frasi come "Voglio vincere di più", invece che "Voglio giocare di più". Non mi sembra ci siano molte situazioni simili alla Juventus, per questo vince: è il modello a cui fare riferimento. E' logico che se vendiamo Skriniar, che tutti vogliono e che è fortissimo, non saremo mai da scudetto".