Domenica, a San Siro, ci sarà un avversario speciale per l'Inter: Walter Zenga, ex portiere e bandiera nerazzurra, attualmente allenatore del Crotone. A Premium Sport, l'"Uomo Ragno" ha presentato la sfida con la formazione di Spalletti: "Giocare al Meazza dovrà essere uno stimolo in più, andiamo su un campo meraviglioso, in uno stadio enorme e bello. Tra me e l'Inter è amore reciproco, saluterò tutti prima e dopo la partita a prescindere dal risultato, perché San Siro è stato parte della mia vita, e i tifosi saranno contenti di avermi come avversario per 90 minuti, ma in questo momento io sono focalizzato al 100% solo sul Crotone. Stiamo facendo bene, siamo in una buona condizione e ci stiamo allenando bene. Sono soddisfatto del mercato, è stato fatto il necessario e sono contento".
Impossibile per Zenga, quindi, non pensare alla panchina nerazzurra: "Per far sì che accada bisognerà lavorare bene, dimostrando oggi per poter costruire il domani. E' chiaro che sognare non costa nulla, ma bisogna pensare all'immediato futuro, che per me vuol dire fare una buona partita, cercare di ottenere dei punti con il Crotone e far vedere che siamo organizzati". Infine, un ricordo di Azeglio Vicini, ct della Nazionale dal 1986 al 1991, scomparso mercoledì: "Ne ho tanti - dice l'allenatore dei pitagorici - ero molto legato a lui già a partire dall'Under 21, dove ero il fuoriquota. Abbiamo fatto tutta la trafila insieme, dalle giovanili ai Mondiali. Ha creato un gruppo di grandi uomini di calcio, e gente come me, Donadoni, Ancelotti, Mancini ed altri siamo ancora nel mondo del calcio. Oggi è un calcio diverso, in Nazionale non ci sono più solo i selezionatori, ma allenatori a tutto tondo".