Nell'ultima gara di questa stagione l'Empoli riesce a battere il Torino al Castellani per 2-1. Dopo il gol di Maccarone nel primo tempo, arrivano il raddoppio di Zielinski nella ripresa e il gol che tiene aperta la gara fino alla fine per gli ospiti, realizzato da Obi. I toscani chiudono così al decimo posto in classifica, superando sia il Genoa sia gli stessi granata, che finiscono invece dodicesimi.
Senza alcuna pressione derivante dalla classifica, le due squadre si sfidano a viso aperto e i toscani trovano il vantaggio già in avvio: al 12' Saponara fa un gran lavoro sulla sinistra per poi appoggiare la palla poco fuori dal limite dell'area per Maccarone che, di prima intenzione, calcia di mezzo esterno destro e manda la sfera prima a sfiorare il palo più lontano e poi in rete per l'1-0 empolese. Gli uomini di Giampaolo si rendono pericolosi nuovamente al 31', quando Croce conduce bene un contropiede e libera al tiro Zielinski, che calcia col mancino dal limite dell'area, ma trova la risposta di Padelli. Tre minuti dopo, reagisce la squadra di Ventura con Bruno Peres, che se ne va sulla sinistra e rientra al limite dell'area per poi calciare di collo destro sul secondo palo, trovando la parata in tuffo di Pugliesi. I granata sfiorano poi il pari per ben due volte: al 37' con Zappacosta, che calcia una punizione dai venti metri col destro a giro sul palo del portiere, ma colpisce in pieno il legno alla sinistra di Pugliesi, e nel recupero con Martinez che, servito al limite dell'area da Benassi (subentrato all'infortunato Baselli), ci prova di prima col destro, colpendo in pieno la traversa col portiere già scavalcato. La prima frazione si chiude così con l'Empoli in vantaggio per 1-0, ma col Torino che avrebbe meritato almeno il pareggio.
In avvio di ripresa partono ancora forte gli uomini di Ventura con Jansson che, al 47', prima ruba palla a Pucciarelli e poi si invola centralmente fino al limite, da dove calcia col destro e manda la sfera di poco a lato. I granata colpiscono anche il terzo legno al 50', quando Bruno Peres se ne va sulla sinistra e crossa, ma la palla, rimpallata da Mario Rui, gli torna sui piedi: il brasiliano calcia allora col destro dalla linea di fondo, colpendo la base del primo palo. I padroni di casa reagiscono meno di sessanta secondi dopo: in seguito a un bell'uno-due sulla sinistra con Saponara, Mario Rui crossa sul secondo palo per Maccarone, che arriva in scivolata ma manda sull'esterno della rete col destro. La squadra di Giampaolo è più cinica e raddoppia al 54', quando Zielinski si gira sulla destra e rientra con un numero a venti metri dalla porta, per poi liberare il mancino, che si insacca alle spalle di Padelli sul primo palo. I granata, però, reagiscono meno di due minuti dopo: Zappacosta arriva sul fondo a destra e crossa teso al centro, dove Obi stacca più in alto di tutti e manda alle spalle di Pugliesi, che riesce solo a sfiorare. Accorciate le distanze, gli ospiti vanno subito vicini al gol del 2-2 con Benassi, che si libera in area sulla destra e prova a calciare col destro, ma trova la risposta coi piedi di Pugliesi. I toscani si rivedono al 71', con un grande uno-due al limite dell'area tra Saponara e Pucciarelli, che ci prova col mancino ma viene rimpallato in corner dall'intervento decisivo di Jansson in scivolata. Nella parte di finale della gara, l'Empoli è bravo ad addormentare il gioco, evitando un ritorno del Torino, e a portare a casa una vittoria comunque importante per conquistare il decimo posto in campionato.
La squadra di Giampaolo vince così l'ultima gara stagionale ed è protagonista di un record stabilito e uno eguagliato. È stata, però, anche la partita del record di Maurizio Pugliesi, che a 39 anni diventa l'esordiente più vecchio di tutta la storia della A, dopo una carriera di ventidue anni tra la Serie B e l'ex Serie C, ora Lega Pro. Ma non solo. Col gol di oggi, anche Maccarone ha eguagliato un primato, quello personale di 13 reti stagionali in A, già stabilito col Siena nel 2008. Per gli uomini di Ventura, arriva invece una sconfitta quasi indolore, che peggiora il piazzamento finale in classifica ma non cambia nulla nella sostanza.