Nel weekend si alza il sipario sulla Serie A Femminile 2021-2022 che, già in partenza, acquisisce un valore non indifferente: sarà infatti l'ultimo campionato di Serie A femminile dell'era dilettantistica in quanto, dalla stagione 2022-2023, le atlete saranno giuridicamente riconosciute con contratti di lavoro come accade per la controparte maschile. Si tratta di una svolta epocale che però ha come l'obiettivo quello di proseguire nel trend lanciato negli ultimi anni, con il livello globale delle squadre che è sempre cresciuto anno dopo anno. Merito anche delle proprietà dei club che hanno deciso di investire in maniera importante nell'ambito femminile, non più considerata come una "costola" secondaria ma altresì meritevole di attenzioni e sacrifici da un punto di vista economico. Ed è questo anche il discorso che ha spinto il presidente della Sampdoria Massimo Ferrero ad acquisire il titolo sportivo della Florentia, tramutata così in Sampdoria che ha allestito una squadra di tutto rispetto, che si pone l'obiettivo di restare in Serie A. Non sarà facile perché, per favorire la svolta che porterà al professionismo, la Federazione ha deciso che dall'anno prossimo il numero di squadre passerà da 12 a 10, con tre retrocessioni in questa stagione per rendere il tutto uniforme.La favorita numero 1 era e resta la Juventus che però riparte da un nuovo allenatore: addio a Rita Guarino che, dopo quattro scudetti vinti di fila, ha scelto l'Inter per cercare di replicare quanto fatto da Antonio Conte, ossia vincere anche con i colori nerazzurri. I bianconeri, invece, hanno affidato la panchina a Joe Montemurro, ex Arsenal, nel nome di un'internazionalità resa centrale anche dal percorso in Champions League che vede le bianconere accreditate all'ultimo di qualificazione per accedere alla fase a gironi della Coppa dalle grandi orecchie che - altra novità - per il primo anno cambia format, passando da sfide da dentro o fuori al classico sistema con quattro squadre a girone. La Juve resta favorita nonostante l'addio del portiere Laura Giuliani - approdata al Milan - mentre lo zoccolo duro del gruppo della Nazionale - da Girelli a Bonansea giusto per citarne due - è rimasto quasi intatto nonostante diverse offerte di mercato. Destano molta curiosità le due milanesi: l'Inter, dopo una stagione nell'anonimato con Sorbi, ha deciso di alzare il livello prendendo una delle migliori allenatrici del panorama internazionale femminile ma non sono mancati anche gli acquisti che hanno rinforzato la rosa a disposizione dell'ex Juve: da Tatiana Bonetti fino all'ex Real Madrid Macarena Portales Nieto, le nerazzurre partono con l'obiettivo non dichiarato ma possibile di lottare per il vertice. E, come detto, il sogno nel cassetto di Rita Guarino è di replicare le gesta di Antonio Conte, ossia di vincere lo scudetto interrompendo così l'egemonia bianconera. Occhio anche al Milan, allenato da Maurizio Ganz che lo scorso anno ha vestito i panni del ruolo di anti-Juve, cedendo però nel finale di stagione. Il secondo posto ha permesso alle rossonere di qualificarsi ai preliminari di Champions League ma il sogno si è bruscamente interrotto a causa del KO, nei preliminari, contro l'Hoffenheim, squadra di livello come conferma il terzo posto nell'ultima Bundesliga. Il Milan ha alzato il livello prendendo il portiere della Nazionale (Laura Giuliani) ma il colpo da sottolineare è l'arrivo di Thomas dalla Roma che dà fisicità e gol al reparto avanzato.
In seconda fila ma con ambizioni di ben figurare c'è la Roma che, dopo il triennio di Betty Bavagnoli, ha deciso di affidare la panchina all'ex Empoli Alessandro Spugna che ha deciso di portare con sé l'ex capitana delle toscane Lucia Di Guglielmo. Dal Milan è arrivata Thaisa Moreno ma anche Benedetta Glionna e Valeria Pirone rinforzeranno non di poco il reparto offensivo, unendosi al resto della squadra che ha visto le partenze di Thomas, Bonfantini (Juventus) e Simonetti (Inter). Menzione anche per la Lazio che, con Carolina Morace in panchina, ha conquistato il pass per la Serie A dominando la scorsa Serie B ma anche Sassuolo - con la stella Haley Bugeja, classe 2004 e capace di andare in doppia cifra di gol un anno fa all'esordio in Serie A - e Fiorentina, con Patrizia Panico in panchina, non partono per recitare un ruolo di comparse così come l'Empoli, nonostante l'addio di pedine importanti. Il Verona punta ad ottenere la salvezza e, in attesa dei verdetti del campo, potrebbe doversela vedere con Napoli e Pomigliano, con l'incognita Sampdoria, che presenta un mix nuove agli ordini di un ottimo tecnico come l'ex Fiorentina Cincotta. Tutti a caccia della Juventus che riparte dopo aver vinto 22 partite su 22 un anno fa. E c'è una novità: per la prima volta, sarà possibile assistere in chiaro ad un match a giornata (più semifinali, finale di Coppa Italia e Supercoppa italiana) su La7 e La7d. In attesa della vera svolta chiamata professionismo.