La "tripla" che rappresentava Milan-Juventus poteva ovviamente contemplare qualsiasi risultato, pur all'interno di un contesto equilibrato. Il calcio però è misterioso, e le sue vie sono effettivamente infinite: la Juve gioca abbastanza bene un tempo, meritando magari un gol, poi prende un palo nella ripresa, subisce una rete da trenta metri un minuto dopo e scompare dal match.
La diagnosi che ne scaturisce è quella di una squadra in difficoltà, insicura, che probabilmente ha anche problemi più profondi, difficili da risolvere. Soprattutto quando le occasioni per guarire (Champions e Supercoppa) sono scappate via, troppo presto. Inutile dire come la situazione adesso del tecnico Guarino sia in bilico: dopo le sopracitate delusioni, il pareggio con l'Atalanta in casa e il rovescio subìto a Varese per mano del Milan sono macigni che pesano tantissimo sulla testa del tecnico bianconero che la scorsa estate è riuscita, grazie alla vittoria dello Scudetto contro il Brescia (anche se all'ultimo rigore), a strappare un rinnovo biennale ad Agnelli. Dalla sua, l'ex giocatrice della Nazionale, ha il fatto che non sembra ci siano sostituti pronti. L'unico nome "Juventino" già dentro al sistema femminile che viene in mente è l'ex CT della Nazionale Cabrini, ma non appare una pista credibile. Ora c'è la sosta per l'amichevole dell'Italia in Germania, e non si capisce bene se sia un bene o un male: probabilmente in casa Juve avrebbero voluto giocare subito, per scrollarsi di dosso le scorie di un ko che fa malissimo e per allontanare le voci di un esonero, che nel calcio femminile (e nella Juventus nello specifico) è caso assai raro. Dall'altra parte c'è un Milan che veleggia primo in classifica che ottiene il massimo più o meno col minimo sforzo, nel senso che è una squadra che capitalizza quasi il 100% delle occasioni che crea. Se da un lato questo è sicuramente meritorio, dall'altro è preoccupante perché in futuro non sempre potrebbe andare così bene. Indubbiamente in casa rossonera hanno avuto l'oculatezza di prendere quasi interamente in blocco il Brescia che con Piovani in panchina la scorsa stagione, a dispetto di qualsiasi pronostico, aveva sfiorato l'incredibile Scudetto (se solo quel derby col Mozzanica fosse finito in pareggio...). Il risultato è che Carolina Morace si è trovata una rosa già affiatata, fatta perlopiù da amiche oltre che da compagne di squadra e soprattutto questo si vede nel feeling che c'è tra Sabatino e Giacinti, le gemelle del gol rossonere.
LE ALTRE - La Fiorentina non ha troppi problemi nello sbarazzarsi del Tavagnacco con un gol per tempo: la formazione di Cincotta mostra nervi saldi dopo la pesante sconfitta con conseguente eliminazione dalla Champions di mercoledì scorso contro il Chelsea. Ora con una gara da recuperare (a dicembre contro il Bari) le Viola sono virtualmente ad un punto dal Milan capolista. Rallenta il Sassuolo, che dopo la sconfitta con la Fiorentina della settimana scorsa, pareggia a Verona contro il Chievo. Per la squadra di mister Piovani cominciano a venire fuori i limiti di una rosa troppo corta. Sabato con l'assenza di Daleszczyk a centrocampo le neroverdi hanno fatto molta fatica. Bene il Chievo invece, che dopo una partenza difficile, stanno cominciando ad ingranare. Il Mozzanica non riesce a dare seguito al bel pareggio di Torino cedendo in casa ad una Florentia che si sta dimostrando squadra molto difficile da affrontare: le "senatrici" terribili Tona, Vicchiarello e Domenichetti stanno trascinando le biancorossoblu nei quartieri che contano della classifica. Per le nerazzurre una sconfitta che fa riflettere, e soprattutto preoccupare. Chi comincia a preoccuparsi un po' meno è la Roma, che grazie al 3-0 facile sull'Orobica comincia a guardare la graduatoria con occhi diversi: la squadra di Bavagnoli ha qualità, freschezza, giovinezza di rilievo e finora l'ha fatto vedere a sprazzi. Prima della supersfida con il Milan di inizio dicembre con Chievo e Mozzanica sono necessari sei punti per cercare di fare un passettino in più. Smuove la classifica anche il Bari, che batte un Verona svogliato per 2-1 al termine di una gara gagliarda da parte delle baresi. Per le gialloblu un deciso passo indietro dopo le buone prove delle scorse settimane.