A 26 anni dalla stagione 1989-90, in cui Maradona e compagni conquistarono lo scudetto, il Napoli torna campione d'inverno vincendo 5-1 a Frosinone e scavalcando in un colpo solo Inter e Fiorentina. Non c'è partita al Matusa: le reti di Albiol, Higuain (doppietta e 18 centri in campionato), Hamsik e Gabbiadini rendono inutile il timbro ciociaro di Sammarco. Partenopei a 41 punti, due in più rispetto ai nerazzurri di Mancini: all'ombra del Vesuvio si sogna davvero.
Stellone opera diversi cambi cervellotici: il più incomprensibile, già fatto a Firenze con scarsi risultati, è Zappino in porta per Leali. Sarri invece inserisce Mertens per Insigne e Strinic per Ghoulam; rispetto al Torino rientrano anche Allan per David Lopez e Jorginho per Valdifiori. Bastano venti minuti agli azzurri per sbloccare la contesa: al 20' sull'angolo telefonato di Jorginho, il portiere del Frosinone sceglie inspiegabilmente di rimanere in porta e Albiol sul secondo palo lo trafigge. Passano dieci minuti e il Napoli fa 2-0 su rigore con Higuain: il Pipita si guadagna il penalty (netto fallo di Crivello) e lo trasforma di forza col destro, mettendo in ghiaccio la gara.
La ripresa è un monologo ospite: al 59' Hamsik firma il 3-0 con una strepitosa discesa personale chiusa da un sinistro sul primo palo, un minuto dopo Higuain con una grandissima azione in solitaria ubriaca l'imbambolata difesa frusinate e di sinistro cala il poker, trovando il 18esimo centro del suo sin qui strepitoso campionato. Sarri concede al 'Pipita' la standing ovation, al suo posto entra Gabbiadini che a 5 minuti dall'ingresso pennella nel sette col sinistro per il 5-0. C'è spazio per il gol della bandiera all'82' di Sammarco, che sull'assist di Tonev batte Reina.
E' un Napoli debordante, davvero troppo forte per un Frosinone totalmente inadeguato per un appuntamento così prestigioso. Sarri scavalca all'ultima curva Inter e Fiorentina e aspetta Sampdoria-Juventus in poltrona con già appuntati i galloni di campione d'inverno: giocando così, i partenopei hanno tutte le caratteristiche per durare fino alla fine. I ciociari invece restano tristemente terzultimi a 15 punti e scivolano a 4 punti dal Genoa, vittorioso a Bergamo. E restano enormi perplessità sulla scelta di Stellone di fare turnover contro la squadra al momento più forte della nostra Serie A.