Vittoria per 4-0 convincente per l'Hellas Verona nell'amichevole estiva contro la Triestina, successo macchiato però dall'emergenza scoppiata nel reparto difensivo. Dopo lo stop occorso a Matteo Bianchetti, operato per una lombosciatalgia che lo terrà fermo per 60 giorni, il tecnico Pecchia perde anche Antonio Caracciolo per uno stiramento di II grado al legamento collaterale mediale del ginocchio sinistro. La notizia arriva al termine dell'amichevole con la Triestina dove la squadra gialloblù aveva dimostrato carattere e sintonia oltre a un equilibrio di gioco difficile da raggiungere in questa fase del campionato. Ora bisognerà lavorare per coprire queste mancanze visto che Caracciolo era un perno fondamentale nel mezzo del reparto difensivo veronese proprio in coppia con Bianchetti. Di sostituti la rosa del Verona non è piena e se Caracciolo non dovesse recuperare in fretta bisognerà pensare a un sostituto all'altezza per non invalidare l'inizio di stagione.
FOCUS MERCATO
Tornato in A dopo una sola stagione di permanenza nel capionato cadetto, l'Hellas Verona cerca di ricostruire una squadra che possa raggiungere una salvezza più che tranquilla e possa farlo regalando spettacolo ai suoi tifosi. In Serie B la squadra di Pecchia ha mostrato carattere e capacità conducendo un girone d'andata strepitoso, che li ha visti poi campioni d'inverno, e un ritorno più sottotono ma comunque da big, con solo la cenerentola Spal che è riuscita a fare di meglio. Per celebrare il ritorno alla massima serie il presidente Maurizio Setti ha dato fondo a tutte le sue fantasie regalando ai tifosi la reunion della coppia Cassano-Pazzini aggiungendoci l'asso Cerci. I tre sono stati acquistati subito in modo che mister Pecchia potesse mettersi al lavoro per trovare la giusta alchimia prima della fine dell'estate. E il tecnico sembra avere già le idee chiarissime sulla sua squadra che si schiererà con un 4-3-3 solido e dinamico. Il punto di forza è già chiaro: ripartenze rapide lungo le fasce e un gran lavoro di dinamismo e sacrificio a centrocampo. Tra i pali Nicolas imparerà a conoscere la Serie A ma a fargli da secondo c'è un grande veterano come Federico Coppola, che potrebbe essere prezioso coi suoi consigli. Per la difesa, come detto in precedenza, la situazione non è rosea. Con Bianchetti e Caracciolo fermi e Cherubin attualmente fuori rosa, resta Heurtaux, giocatore d'esperienza anche se più portato a giocare in una difesa a tre, al cui fianco sembra scontato dovrebbe esserci Alex Ferrrari, una certezza nell'anno appena passato, che però pecca ancora in esperienza. Per questo occhi aperti su Brusco, classe '91, arrivato dal Latina. Il giocatore è cresciuto tanto negli ultimi anni e, nonostante non abbia mai giocato in Serie A, ha mostrato i numeri giusti per potersi affermare.
Altro problema è sulle fasce, se Souprayen è fondamentale sulla sinistra, sulla destra si cerca ancora una soluzione valida. Albertazzi è attualmente fuori rosa e non si sa se il Verona stia puntando qualcuno di valido in caso qualcuno sarà costretto ad adattarsi lì e l'opzione potrebbe essere proprio Heurtaux, in una falsa difesa a 4 che diventerebbe a 3 in caso di possesso palla, proprio per via delle sgroppate di Souprayen. Il centrocampo è il reparto più solido a disposizione di mister Pecchia con Romulo e Franco Zucculini a cui, con tutta probabilità, verrà affiancato uno tra Bessa e Fossati. Occhio però all'altro Zuculini arrivato in casa Hellas che, in coppia col fratello, potrebbe avere un'alchimia unica, come accadde a suo tempo per i fratelli Filippini. Per il tridente offensivo nessuno in Italia ha dubbi sui nomi. Diverso sapere esattamente come verranno schierati. Pazzini sarà la prima punta e il finalizzatore ultimo della manovra biancoblù. I dubbi sono tutti su Cassano e Cerci. Il primo non si sa in che stato di forma fisica versi ma, se stesse bene, potrebbe essere schierrato largo a destra con Cerci dalla parte opposta, entrambi pronti a sfornare cross e assist. Più probabile però che si possa arretrare sulla trequarti fantantonio, schierare Cerci sulla destra come seconda punta pronta ad allargarsi o a cercare l'inserimento centrale, e puntare tutto sulle sgroppate di Souprayen dall'altra parte. Scalpitano però Luppi e Verde, con il secondo che potrebbe guadagnare molti più minuti di quanto si pensi. Comunque sia questa sembra una squadra costruita per essere letale in contropiede, l'unica premessa perchè la ricetta abbia successo è rinforzare il reparto arretrato.