Rafinha si è preso l'Inter. Non è un'osservazione esagerata, ma la lucida analisi dell'impatto avuto dal centrocampista brasiliano dal momento del suo approdo a Milano: il fratello di Thiago Alcantara e figlio dell'ex Lecce Mazinho era arrivato nelle fila nerazzurre tra i dubbi per le sue condizioni fisiche (era fermo da otto mesi), ma non ci ha messo molto a recuperare il ritmo-partita e una condizione atletica invidiabile. Sono bastati quattro spezzoni a Spalletti per capire che il brasiliano poteva essere la versione interista del trequartista ''alla Nainggolan'' sperimentato nella Roma (nella primissima versione del 4-2-3-1 spallettiano, quel ruolo era di Perrotta), in virtù di una grande tecnica di base e visione di gioco, e della capacità di inserirsi: e così, un giocatore che nel Barça aveva giocato più da ala che da mezzala offensiva, si è presto ritrovato a diventare titolare inamovibile alle spalle di Icardi. I numeri parlano di 14 presenze e 805' per Rafinha, che ha servito tre assist e giocato 9 match da titolare: in queste sfide, l'Inter vanta un bilancio di 5 vittorie, tre pareggi e un solo ko contro la Juventus (rimonta avvenuta dopo l'uscita di Rafinha), con una media di due punti a partita. In quelle in cui è subentrato, invece, è arrivato un solo successo (Bologna), con due pari e due ko e una media di un punto a gara.
Per il mercato estivo dunque, tenere Rafinha è diventata ormai una priorità, ma ci sono degli scogli da superare: il giocatore vorrebbe restare a Milano e iniziare un nuovo ciclo lontano da quel Barcellona che l'ha di fatto scaricato comprando Coutinho, ma la cifra del riscatto viene ritenuta esagerata e fuori mercato dall'Inter. Il Barcellona aveva chiesto e ottenuto di inserire una cifra d'acquisto di 35mln+3 di bonus, che però non è alla portata delle casse di una società ancora vincolata agli obblighi del Fair-Play Finanziario e all'austerity. L'Inter sa di dover inseguire il pareggio di bilancio, e presto Piero Ausilio si incontrerà col Barcellona per rinegoziare le condizioni del riscatto: il 25enne viene visto come uno dei pilastri del progetto futuro dell'Inter e di Luciano Spalletti, e allora Ausilio (stando a quanto riporta El Mundo Deportivo) avrebbe pensato a due proposte da presentare al Barcellona. La prima prevederebbe l'abbassamento del riscatto a una cifra intorno ai 18-20mln di euro, magari inserendo un'alta recompra per i blaugrana in caso di esplosione di Rafinha, la seconda invece un altro anno di prestito oneroso (dall'alto importo, 6-7mln) con riscatto abbassato a 25-30mln: due mosse necessarie per tentare di trattenere Rafinha, mentre il riscatto di Cancelo sembra meno complicato. I 35mln versare al Valencia verrebbero infatti bilanciati per la quasi totalità della cifra dai 25 che gli stessi pipistrelli verserebbero per riscattare Kondogbia: l'Inter punta a trattenere entrambi i gioiellini, vedremo se ci riuscirà.