Il decimo 1-0 stagionale consente all'Inter di ritrovare il sorriso: nella ventitreesima giornata di Serie A i nerazzurri superano il Chievo e tornano al successo che mancava da quattro incontri (6 gennaio a Empoli), rialzandosi dopo la batosta incassata nel derby. La firma è quella di Icardi: il suo nono gol (il cinquantesimo in A) vale tre punti, utili per restare a -1 dalla Fiorentina, al quarto posto. I ragazzi di Mancini dominano per ottanta minuti, poi riaffiorano i fantasmi già visti con Sassuolo e Carpi: un po' di apprensione ma il risultato non cambia. Il Chievo di questa sera fa davvero troppo poco.
Mancini cambia di nuovo: i terzini sono Telles e Nagatomo, si ritorna a tre a centrocampo (Brozovic-Medel-Kondogbia) e riparte titolare Icardi, supportato da Eder e Palacio. Nel Chievo tante assenze: c'è la prima di Spolli e il rientro di Pellissier al fianco di Inglese. Nell'aria di San Siro c'è un po' di apprensione dopo la batosta del derby, ma l'Inter inizia a macinare gioco, soprattutto a sinistra con un redivivo Alex Telles. Va considerato il pessimo primo tempo del Chievo, slegato e svogliato che consente ai nerazzurri chiudere con un possesso palla da record. Il primo vero squillo è un tiro di Kondogbia, emblema della sua condizione: da quella posizione dovrebbe sfondare la rete, ma il suo piattone è una carezza per Seculin. La squadra del duo Nuciari-Silvinho colleziona corner e palle gol: Icardi è murato dal portiere clivense per due volte, così come Eder. Le occasioni si moltiplicano e infine anche Brozovic prova il destro a giro: Seculin, all'esordio nel Chievo, è una saracinesca.
La ripresa si apre con il gol dell'Inter: ennesimo corner, mischia con Miranda che serve Icardi. L'argentino da due passi non sbaglia e firma l'1-0: nono centro in questo torneo, cinquantesimo in Serie A (in 109 presenze). Una manciata di minuti dopo i nerazzurri vanno ad un passo dal raddoppio: gran giocata di Nagatomo e incornata di Icardi che si stampa sulla traversa. Il Chievo non c'è e l'Inter spinge, sfruttando soprattutto le palle da fermo. Prima Miranda e poi Murillo ci provano di testa su corner: il comune denominatore è l'intervento prodigioso di Seculin, autentico mattatore di serata. Lo stesso salva tutto di nuovo su Icardi lanciato in profondità, salvando il Chievo. Tutto finito? Non proprio, perché il raddoppio non arriva e i minuti scorrono verso attimi già fatali al pubblico di San Siro. Insomma, la paura fa novanta (minuti) e così l'Inter si smarrisce, lasciando spazio alla verve del neo entrato Mpoku. Ne escono solo batti e ribatti, oltre a un tiro di poco a lato di Pellissier. La coppia Silvinho-Nuciari porta a casa il successo e un po' di serenità per Roberto Mancini.