La follia di Felipe Melo costa cara a Mancini: a San Siro l'Inter perde 2-1 con la Lazio, che torna al successo dopo sette partite. Pronti via ed è Candreva a sbloccare il match, quindi Icardi pareggia i conti nella ripresa. Ad una manciata di minuti dal novantesimo l'episodio chiave: il brasiliano stende Milinkovic-Savic in area, Handanovic ipnotizza Candreva dal dischetto che sulla respinta però non sbaglia. Quattro minuti dopo termina il match di Melo: intervento killer, da kung fu, su Biglia e rosso inevitabile. L'Inter resta in vetta ma perde tre punti su tutte le prime della classe, la Lazio sale a quota 23 punti.
Mancini tiene in panchina sia Brozovic che Ljajic, rilanciando Biabiany sulla destra. L'avvio della Lazio ammutolisce il Meazza: al 5' corner di Biglia e bordata violenta, di prima intenzione, di Candreva, che fulmina Handanovic. Lo sloveno resta immobile a guardare il vantaggio biancoceleste. L'Inter è colpita e la reazione è una trama compassata a prevalentemente orizzontale: solo Telles cambia marcia. Il fulcro del gioco è Jovetic, catalizzatore di palloni, ma il montenegrino è in serata opaca. Citazione d'obbligo per Montoya: lo spagnolo non ne azzecca una nel primo tempo, sbagliando stop, passaggi e appoggi. Disastroso. Nel finale di tempo la prima sciocchezza di Melo innesca Felipe Anderson: sgommata e rimpallo che favorisce Candreva, che sbaglia clamorosamente a due passi da Handanovic.
Nella ripresa ci si aspetta il Mancini furioso che cambia le pedine, ma si riparte con gli stessi undici: il tecnico nerazzurro attende il 58' per le sostituzioni. Fuori Biabiany e Jovetic per Brozovic e Ljajic: tre minuti dopo l'Inter trova il pari. Perisic regala nell'arco di sessanta secondi la giocata tecnica peggiore e migliore dell'incontro: prima svirgola un mancino in fallo laterale, poi illumina un corridoio da urlo per Icardi. Il killer instinct dell'argentino vale l'1-1. San Siro esplode, è una bolgia che spinge avanti i suoi, ma le fiammate resteranno isolate. La Lazio non è straordinaria, ma ordinata, composta e concentrata. E soprattutto è pronta a raccogliere i regali di Felipe Melo in versione Babbo Natale.
All'86' il brasiliano si scatena: intervento assurdo in area di rigore su Milinkovic-Savic, steso senza appello. Rigore per la Lazio: Handanovic, come al solito, fa muro su Candreva, ma sulla respinta l'esterno firma il tap-in vincente che significa 1-2. Per completare il folle quadro brasiliano serve attendere quattro minuti: colpo da kung fu di Melo, che col piede tocca addirittura il collo di Biglia lasciandolo a terra dolorante. Il lampo di pazzia vale il rosso diretto: Melo esce chiedendo scusa, prima a Biglia poi allo stadio intero, ma ormai la frittata è fatta. C'è spazio per un colpo di testa di Icardi che finisce sul fondo. Terza sconfitta per i nerazzurri che si ripresenteranno comunque all'Epifania da primi della classe.