Il Mondiale di Russia 2018 è stato una vera e propria manna dal cielo per l'Inter, per tanti motivi: innanzitutto, è arrivata l'ottava rete nerazzurra in finale (record dei club) e la settima diversa. In secondo luogo, c'è stato ancora almeno un giocatore (in questo caso, due) in finale per la nona edizione consecutiva (succede ininterrottamente dal 1982). Ma, soprattutto, la ventunesima edizione ha di fatto ribaltato la situazione relativa a due protagonisti della cavalcata della Croazia: Ivan Perisic e Marcelo Brozovic.
Il primo si è visto nel momento decisivo: tre gol, uno in semifinale ed uno in finale. Dopo una prima parte in ombra, l'ex Wolfsburg è letteralmente esploso, sfiorando il miracolo. L'altro, invece, è diventato protagonista del centrocampo di Dalic, guidato sapientemente insieme a Rakitic e Modric. Inevitabile, allora, parlare del guadagno dell'Inter, sia dal punto di vista tecnico che economico. Il Perisic visto in Russia è un top player, di quelli in grado di cambiare una partita, Brozovic ha dato seguito alla crescita iniziata nella seconda parte della scorsa stagione con Luciano Spalletti. Ecco perché i due sono punti fermi dell'Inter che verrà.
Situazione capovolta se si pensa ad un anno fa: Perisic sembrava vicinissimo allo United per poco più di 50 milioni, cifra che rappresentava la clausola rescissoria di Brozovic (scaduta, come quella di Icardi). Adesso, però, il valore è ancora aumentato, se non raddoppiato, e difficilmente due vicecampioni del Mondo protagonisti in Russia andrebbero via per meno di 150 milioni di euro. Il primo è ancora un obiettivo di Mourinho, che lo ha più volte elogiato, mentre per il secondo arriverà la proposta di rinnovo. Perché protagonisti del Mondiale vanno preservati ad ogni costo.