Dopo la storica impresa a Wembley in Champions League contro il Tottenham, la Juventus torna a concentrarsi sul campionato e sull'Udinese, prossima avversaria allo Stadium e considerata uno snodo fondamentale da Massimiliano Allegri in conferenza stampa. Prima, però, risposta pacata alle accuse di Pochettino, tecnico degli Spurs, secondo cui Agnelli e Marotta avrebbero fatto pressioni psicologiche su Szymon Marciniak, arbitro del match del ritorno degli ottavi. "Non c'è nulla da dire - chiude Allegri - i nostri dirigenti ci raggiungono sempre negli spogliatoi all'intervallo, e poi l'arbitro ha fatto una buona gara". Spazio, allora, al match con l'Udinese, prima di due partite che, insieme al recupero con l'Atalanta, potrebbero portare al sorpasso in classifica al Napoli: "Dobbiamo prima vincere con l'Udinese - dice Allegri - una squadra fisica e aggressiva, per questo dovremo fare attenzione. Abbiamo tre partite importanti ma non decisive, il Napoli è ancora primo".
Annunciati cambi allo Stadium: "Farò rifiatare qualcuno. In porta Szczesny con Asamoah e De Sciglio terzini, il resto è da decidere. Sono tutti a disposizione tranne Cuadrado, che oggi ha una visita in Germania, e Bernardeschi, che lunedì farà la risonanza. Mandzukic è recuperato. Siamo tornati un po' frastornati da Londra, oggi però stanno tutti bene, valuterò i cambi, che sono fondamentali per vincere con l'Udinese. Abbiamo trovato anche Alex Sandro. Higuain ha giocato bene a Wembley, come tutti, ma c'è ancora molta strada da fare". Come per Pochettino, nessuna polemica con Maurizio Sarri, secondo il quale lo scudetto dipende dalla Juve. "Dobbiamo sfidare solo noi stessi - dice il tecnico bianconero - è così dopo sei scudetti di fila. Il Napoli ha solo il campionato, e sta facendo una grande stagione. Non conosco le strategie di Sarri".