Serie A, Juventus: stagione deludente ma non fallimentare

Conclusa la stagione 2020/2021, è tempo di bilanci in casa bianconera: due trofei, uscita prematura dalla Coppa Campioni, qualificazione alla prossima UCL raggiunta solo all’ultima giornata. Tutto questo con un tecnico esordiente, Andrea Pirlo

Dopo nove scudetti consecutivi e una rosa formata da fuoriclasse, la Juventus è stata annoverata, a inizio stagione, come una tra le favorite per la vittoria dello scudetto: non è stata considerato un fattore che si è rivelato decisivo, però. Infatti, dopo l’esonero di Sarri, è stato incaricato ad un allenatore esordiente di sedersi su una delle panchine più importanti d’Europa: Andrea Pirlo non si è tirato di certo in dietro, nonostante la scelta coraggiosa da parte della società di puntare tutto su di lui, nonostante l’inesperienza. Subito accostato ai grandi del calcio, come Zidane e Guardiola, dopo i primi risultati negativi i tifosi hanno iniziato ad avere qualche dubbio: una squadra giovane, allenata da un allenatore al suo primo anno. I limiti del tecnico sono stati messi in evidenza in larga parte durante il corso della stagione.

La sconfitta con l’Inter e, soprattutto quella casalinga con il Benevento, hanno rappresentato la definitiva fine della corsa al decimo scudetto consecutivo: nel mentre, anche l’avventura in Champions League è terminata presto e male contro un avversario sulla carta più debole, un trend che ormai, dalle parti della Continassa, si ripete da tre anni. Guidati dal solito CR7, anche a causa di una quasi totale assenza di Dybala causa infortunio, i bianconeri si sono dovuti accontentare di puntare ad un posto per potersi qualificare nell’Europa che conta: nel corso delle ultime giornate, più volte, è sembrato di vedere in campo una squadra arrendevole e limitata sul piano tecnico-tattico, mentre le dirette avversarie proponevano un calcio molto più dinamico. La qualificazione è arrivata inaspettatamente grazie anche al risultato delle altre partite e in extremis, solo all’ultima giornata quando ormai tutto sembrava perso: a questo aggiungiamo la vittoria della Supercoppa Italiana e della Coppa Italia, partite dall’esito non scontato. L’addio di Buffon, l’arrivo dei vari Chiesa, Kulusevski e McKennie segnano l’inizio di un nuovo ciclo con la speranza che sia vincente, il tutto alimentato da un dubbio: con o senza Ronaldo e Pirlo?