Passerà alla storia come il titolo della resilienza. Da 7 stagioni a questa parte, la Juventus non aveva mai rischiato così tanto di vedersi sfilare dalla maglia il 'suo' scudetto. Eppure, nel momento più difficile, dopo la sconfitta interna col Napoli alla 34esima giornata (1-0, gol di Koulibaly), arrivata una decina di giorni dopo la bruciante eliminazione contro il Real Madrid ai quarti di finale di Champions League, i bianconeri hanno saputo tenere duro, rispedire gli avversari a distanza di sicurezza e chiudere il campionato davanti a tutti per la settima volta di fila. Ecco le tappe della cavalcata bianconera.
Dopo uno strepitoso trend iniziale (6 vittorie di fila arrivate grazie a un fenomenale Dybala, autore di 10 reti), alla 7ima giornata il pari 2-2 sul campo dell'Atalanta fa intravvedere crepe in casa Juve, messe a nudo il weekend successivo dalla Lazio all'Allianz Stadium (2-1 per la squadra di Simone Inzaghi). La Vecchia Signora si piega davanti al suo pubblico, ma non si spezza. Un filotto di 4 vittorie consecutive (tra cui il 2-0 col Milan a San Siro) fa rientrare i bianconeri in scia per lo scudetto fino al pesante ko al Luigi Ferraris contro la Sampdoria (3-2) alla 13esima giornata: uno scivolone figlio delle incertezze difensive, dovute alla difficoltà di trovare fin da subito nuove soluzioni affidabili dopo l'addio di Leonardo Bonucci. Paradossalmente la sconfitta di Genova è una benedizione. Da lì in poi i bianconeri restano imbattuti per 21 partite: 18 vittorie (tra cui l'1-0 al San Paolo) e 3 pareggi (0-0 con l'Inter in casa e sul campo della Spal, 1-1 a Crotone) e ben 16 clean sheet. Alla 27esima giornata la svolta: la squadra di Allegri sbanca l'Olimpico 1-0 contro la Lazio grazie a una gemma di Dybala, il Napoli invece cade malamente in casa con la Roma 4-2 aprendo la strada al virtuale sorpasso Juve. Una suggestione che diventa realtà dopo la vittoria dei bianconeri nel recupero contro l'Atalanta (2-0) il 14 marzo all'Allianz Stadium. Da quel momento in poi la Juventus resta in testa alla classifica, nonostante i passi falsi fuori casa con Spal (0-0) e Crotone (1-1) e il ko interno col Napoli (1-0) che porta i partenopei a -1 dalla squadra di Max Allegri a 4 giornate dalla fine. Nel big match di San Siro contro l'Inter, in dieci dal 18esimo del primo tempo per l'espulsione di Vecino, viene fuori la resilienza bianconera: Higuain e compagni rimontano nel finale da 2-1 a 2-3. Il crollo del Napoli a Firenze la domenica successiva (3-0 per i viola) rovescia i favori del pronostico che dice nuovamente Juve. Il resto è storia delle ultime 2 giornate: alla 36esima Juve-Bologna 3-1 e Napoli-Torino 2-2 consegnano virtualmente il titolo alla squadra di Max Allegri. La serata dell'Olimpico alla penultima (0-0 con la Roma) certifica la grandezza della Juve vincitrice del suo settimo scudetto consecutivo, quello della resilienza.