Serie A: Lazio-Juventus, le pagelle

Pubblicato il 15 aprile 2013 alle 23:55:01
Categoria: Serie A
Autore: Redazione Datasport.it

Rivivi le emozioni di Lazio-Juventus: cronaca, pagelle e tabellino

Le pagelle di Lazio-Juventus, terminata 2-0 per i bianconeri


LAZIO
Marchetti 6.5 Sfodera l'ennesima prestazione positiva contro i bianconeri ma questa volta esce sconfitto. Non può molto sui due gol di Vidal, tiene in partita i suoi con le parate su Vucinic e Pirlo
Stankevicius 5 Torna titolare in Serie A dopo oltre un anno e la ruggine si vede tutta. Travolto a ripetizione sul binario di sinistra nel primo tempo, respira solo in parte quando si sposta sulla corsia opposta. Meglio in fase di spinta che in copertura
Ciani 5.5 Troppo spesso in bambola quando la Juventus avanza con la palla al piede, è sua l'esitazione fatale dopo il tocco di Cana in occasione del secondo gol di Vidal. Salva però almeno due reti opponendosi con il corpo e va anche vicino al gol con un'incursione nell'area avversaria
Gonzalez 5.5 Non al meglio, si limita a presidiare la sua fascia di competenza e non incide anche quando Petkovic lo sposta sulla corsia opposta. Spento.
Candreva 5.5 Si accende a tratti, muovendosi su tutto il fronte offensivo, ma non riesce mai ad incidere. Contro Lichtsteiner o contro Asamoah non trova mai il passo giusto per creare la superiorità numerica. Ci prova anche da fuori, sua arma abituale, ma senza successo
Ledesma 5 Stanco e prevedibile, soffre terribilmente la fisicità di Vidal e Pogba senza riuscire mai a prendere in mano il gioco dei suoi. Esce per infortunio, dopo una lunga serie di lanci, quasi sempre imprecisi
Hernanes 5 Partita incolore, non trova varchi nella difesa bianconera e viene bocciato alla fine del primo tempo
Ederson 5.5 Cerca di rinvigorire i tentativi biancocelesti dopo un primo tempo spesso alle corde. Ci riesce solo in parte, ma almeno ci prova con un paio di spunti interessanti
Cana 4.5 Protagonista negativo, soprattutto nel primo tempo. Prima stende Vucinic in area provocando il rigore che sblocca la gara poi manca clamorosamente la conclusione a pochi passi da Buffon quindi completa la serata no con il tocco che favorisce l'inserimento vincente di Vidal. Meglio nella ripresa ma ormai il danno è fatto
Onazi 5.5 Generoso in fase di contenimento, molto meno lucido quando ha il pallone tra i piedi. Favorisce più di una ripartenza della Juventus e prova, con scarsa fortuna, qualche conclusione da fuori
Mauri 5.5 Combattivo e a volte troppo duro nei contrasti, non riesce mai a rendersi pericoloso dalle parti di Buffon. Abbandona la scena nell'intervallo.
Kozak 5 Implacabile in Europa League, ancora a secco in campionato. Ha l'occasione per riaprire la gara ma sul cross teso di Ederson non trova l'impatto giusto con la sfera. Per il resto resta ai margini della partita
Crecco s.v. Esordio assoluto nella massima serie. Entra per Ledesma, infortunato, e non mostra timori reverenziali nei primi minuti, anche se non ha tempo e modo per mettersi in evidenza
Klose 6 I compagni lo aiutano poco, lui cerca di costruirsi da solo le occasioni. Sicuramente meglio con Kozak al suo fianco, non si risparmia quando deve ripiegare sugli avversari

Allenatore
Petkovic 5.5
Dice probabilmente addio alla speranza di raggiungere i preliminari di Champions ma era oggettivamente difficile pretendere di più da una Lazio ridotta ai minimi termini, con una difesa da inventare e un attacco lontano dalla forma migliore. Girone di ritorno in calo, con 12 punti in 13 partite, il vero obiettivo ora resta la Coppa Italia

JUVENTUS
Buffon 6.5 Serata da spettatore per lunghi tratti, deve comunque impegnarsi sul colpo di testa di Ciani e su una punizione insidiosa per evitare sgradite sorprese nel finale
Barzagli 7 Ancora una prestazione impeccabile per precisione e senso dell'anticipo. Domina sul gioco aereo, non lascia varchi alle punte della Lazio e conferma quanto mostrato nel corso di questa stagione
Peluso 6 Avvio incerto, condito da errori e da un cartellino giallo. Meglio nella ripresa quando non rinuncia alla lotta, rimedia diversi colpi e ne restituisce alcuni
Bonucci 6.5 Dirige con sicurezza il reparto difensivo, affidandosi spesso e volentieri ai lanci da dietro nonostante l'assenza di una punta di peso davanti
Lichtsteiner 6.5 Torna all'Olimpico e impressiona soprattutto nel primo tempo quando, insieme a Vidal, domina letteralmente sul binario di destra. Cala dopo il doppio vantaggio, quasi a risparmiare energie, fino alla sostituzione
Pirlo 6.5 Ben sostenuto dalla fisicità di Vidal e Pogba, si muove poco limitandosi a far girare la sfera. Tasso tecnico superiore, non deve spingere sull'acceleratore e sfiora anche il gol su calcio piazzato
Vidal 7.5 Primo tempo eccezionale per reattività ed efficacia. Freddo dal dischetto, rapace nell'incursione che gela la retroguardia della Lazio. Si guadagna la standing ovation quando recupera la palla al limite dell'area e poi semina avversari come birilli guidando la ripartenza. Cala fisiologicamente nella ripresa ma quando l'azione riparte il guerriero cileno c'è sempre
Marchisio 6 Schierato come supporto alle spalle di Vucinic, si dimostra lontano dalla forma migliore sbagliando alcuni appoggi elementari e fallendo clamorosamente la palla gol del 3-0. Rimedia comunque la sufficienza partecipando alle due azioni che portano al rigore e al bis di Vidal
Giaccherini s.v. In campo nel finale
Asamoah 6.5 Regala diverse accelerazioni sulla corsia di sinistra, soprattutto nel primo tempo. Non è ancora ai livelli prima della Coppa d'Africa ma è in crescita.
Pogba 6.5 Manca di lucidità in un paio di occasioni quando si ritrova quasi a tu per tu con Marchetti ma è sempre reattivo quando ha la palla tra i piedi. Tecnica super nonostante il fisico, il futuro è suo
Padoin 6.5 Entra per Lichtsteiner e da bravo soldatino presidia con diligenza il binario di destra, arrivando spesso e volentieri al cross. Non è un campione ma conferma di essere affidabile
Quagliarella s.v. In campo negli ultimi minuti. Prova una magia delle sue dalla distanza, senza fortuna
Vucinic 7 Non entra nel tabellino dei marcatori ma la sua impronta sulla gara è evidente. Si procura il calcio di rigore in avvio, sfiora il gol con un tocco felpato in area ma soprattutto manda in crisi la difesa della Lazio con i suoi movimenti continui, arretrando a prendere la palla per cercare poi la profondità. Un "falso nueve" alla montenegrina

Allenatore
Conte 7
Prestazione autorevole e gara dominata per lunghi tratti. Se non si parla apertamente di scudetto è solo per scaramanzia. I 74 punti e le 11 lunghezze di distanza dal Napoli, che diventano 12 in virtù degli scontri diretti, rappresentano un'ipoteca virtuale sul bis tricolore. Bravo a tenere sempre sulla corda i suoi fino all'ultimo minuto, un motivo in più per scoraggiare le inseguitrici