Napoli forza sette. La squadra di Sarri infila il settimo successo consecutivo in Serie A (record eguagliato dopo 28 anni, resisteva dai tempi di Maradona) superando 2-0 in trasferta la Lazio con i gol nel primo tempo di Higuain e Callejon. Inutile la reazione biancoceleste nella ripresa, vicina all’1-2 con Klose prima e Lulic poi. Gli azzurri salgono così a 53 punti in classifica, sempre in vetta e ancora a +2 sulla Juventus. Lazio che invece resta inchiodata a 32 punti in nona posizione. Nella ripresa match sospeso per quattro minuti dall’arbitro Irrati a causa degli ululati razzisti indirizzati dai tifosi laziali a Koulibaly.
Ritmi altissimi fin dal primo minuto. Dopo due corner senza esito del Napoli in apertura, è la Lazio che prova a fare gioco, soffocata però alla fonte dal pressing asfissiante degli azzurri. Al 7’ follia di Basta che con un retropassaggio incomprensibile regala palla a Higuain appena dentro l’area: l’argentino controlla e tira ma il suo destro è ben bloccato in due tempi da Marchetti. Passato lo spavento i biancocelesti si affidano alle accelerazioni di Candreva sulla destra, che prova due volte a mettere in mezzo col pallone liberato in extremis dalla difesa napoletana. Tenta anche Lulic con un bel mancino dal limite alto di poco, poi però nel miglior momento della Lazio passa il Napoli. Al 24’ un lancio in profondità di Jorginho pesca Callejon tutto solo sulla parte sinistra dell’area di rigore: lo spagnolo serve in mezzo Higuain che centra Marchetti in uscita ma è fortunato nel rimpallo con la sfera che batte sul suo petto e finisce in rete. Neanche il tempo di riorganizzarsi e tre minuti dopo la Lazio cade ancora: stavolta è Insigne a servire Callejon, partito in sospetta posizione di fuorigioco, con l’esterno ex Real Madrid che fredda in uscita Marchetti grazie a un pallonetto chirurgico col destro. Alla mezz’ora la Lazio già sotto di due gol perde anche Candreva, il suo migliore in campo, out per un problema alla caviglia e rilevato da Keita. Il Napoli sfiora il tris con i soliti tagli offensivi sventati dalle uscite di Marchetti prima che l’arbitro fischi l’intervallo.
Il primo quarto d’ora della ripresa è un esercizio di stile per il Napoli, impeccabile con la palla tra i piedi e feroce quando si tratta di recuperarla. La Lazio pare innocua ma cresce col passare dei minuti, mentre il Napoli abbassa ritmi e soglia di attenzione. Dopo un colpo di testa largo di Konko al 61’, quattro minuti dopo è Klose ad andare vicino al gol: imbeccato alle spalle della difesa da un bel lancio di Parolo, il tedesco si fa però sbattere la palla sulla schiena e quando conclude lo fa con un pallonetto fuori misura. Il forcing della Lazio a caccia dell’1-2 prosegue con uno slalom in area di Felipe Anderson dalla destra che poi mette in mezzo sull’uscita di Reina: Lulic arriva a botta sicura ma David Lopez lo anticipa provvidenzialmente. L’occasione sfuma e l’arbitro Irrati al 68’ è costretto a interrompere per quattro minuti minuto la gara a causa degli ululati razzisti indirizzati a Koulibaly dai tifosi laziali. Il gioco riprende con qualche cambio: dentro tra gli azzurri Gabbiadini e Mertens per Higuain e Insigne mentre Pioli lancia Mauri al posto di Klose. Nulla da segnalare però nell’ultimo quarto d’ora con Keita che tenta invano di sorprendere gli ospiti in velocità e con le uniche conclusioni laziali a firma Mauricio, autore di un colpo di testa largo da corner e di un tap-in salvato da Reina sulla linea già però a gioco fermo.