L’Inter è dimenticata, l’intesa tra Immobile e Caicedo è in crescita e ora il Milan deve vincere questa sera a Udine per restare attaccato al quarto posto. Il 4-1 alla Spal porta tante buone notizie a Simone Inzaghi: il primo tempo della coppia d’attacco è molto positivo, basti vedere come duettano i due per il secondo gol di Immobile, che toglie la paura ai suoi dopo il pareggio ospite e mette in discesa la partita. La Lazio gioca, convince e ci mette meno di un’ora per avere ragione di una Spal, concentrata e coraggiosa per soli 35’: i ragazzi di Semplici subiscono troppo sui calci da fermo e dietro registrano 7 reti subite in 180 minuti. Due palle perse da Everton Luiz completano il disastro: settimana prossima con il Cagliari in casa servirà una riscossa chiara per non sprofondare in una spirale molto pericolosa.
La Lazio prende subito campo, costringendo la Spal nella sua trequarti: la prima occasione è all’8’ quando Lulic serve Caicedo in area ma l’ecuadoriano non trova la porta dopo una serie di rimpalli con Vicari. La Spal però non si fa intimorire e cerca con coraggio di mantenere il possesso palla. Al 17’ però Vanjia Milinkovic-Savic rischia di combinarla grossa sbagliando l’uscita su un cross dalla trequarti: Patric però non riesce ad approfittarne. La Spal risponde con un bel tiro a giro di Antenucci, che costringe Strakosha all’intervento. Ma Semplici non ha ancora risolto i problemi sui calci piazzati: proprio su un corner Immobile la sblocca al 25’. L’attaccante biancoceleste è fenomenale nel coordinarsi al volo sul corner di Cataldi e a fulminare l’incolpevole Milinkovic-Savic. Sembra tutto in discesa e invece la Spal pareggia subito: sul calcio d’inizio Lulic si perde Lazzari, la palla arriva al liberissimo Antenucci che da pochi metri firma l’1-1 gelando l’Olimpico. Il primo tempo è senza esclusione di colpi: Cataldi e Caicedo imbucano Immobile, che costringe Milinkovic-Savic al grande intervento. La difesa ospite non ne prende una su corner e al 33’ rischia di nuovo tantissimo: questa volta è Sergej Milinkovic-Savic a graziare da due passi suo fratello. Ma al 35’ arriva la doppietta di Immobile, bravissimo a finalizzare un gran lavoro di sponda di Caicedo, che triangola con il suo compagno di reparto servendolo al limite dell’area: da lì il piattone di Immobile, complice una deviazione, non lascia scampo. Nel finale prima Caicedo sfiora l’incrocio dei pali e poi Immobile viene stoppato in modo ruvido da Vicari: Guida non fischia scatenando le proteste di Inzaghi in panchina. Il risultato però non cambia.
Nel secondo tempo la Lazio lascia con più frequenza la palla agli avversari per cercare la ripartenza ma il tris che chiude la partita arriva dai piedi di Cataldi: al 57’ il centrocampista recupera palla a Everton Luiz e dai 25 metri esplode un gran destro che fulmina Milinkovic-Savic, poco reattivo, sul suo palo. Inzaghi sostituisce subito Caicedo per Correa, l’argentino entra subito in partita sfiorando il poker dopo un dribbling stupendo su Cionek. Comincia il turn over in ottica Europa League, entra anche Lukaku per Lulic ma la Lazio continua a segnare: al 70’ Everton Luiz si fa scippare ancora, questa volta da Parolo. Il centrocampista scaglia di prima un altro gran tiro da fuori e questa volta Savic non può nulla. La girandola dei cambi biancocelesti si completa al 74’: Milinkovic-Savic lascia il campo a Berisha senza riuscire a segnare al fratello ma con l’applauso dell’Olimpico. La Spal si arrende e rischia pure il quinto gol ma il colpo di testa di Immobile centra il palo. Gli ultimi minuti sono una passerella verso il triplice fischio finale e verso giovedì, quando all’Olimpico arriverà il Marsiglia dell’ex romanista Rudi Garcia per un vero e proprio spareggio per i sedicesimi di Europa League.