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Il segreto del match si chiama Kevin Prince Boateng. Grazie alla verve del ghanese i rossoneri vincono 3-4 in casa del Lecce, dopo aver chiuso il primo tempo sotto di tre reti. E' di Yepes il gol decisivo ad una manciata di minuti dal termine.
Pato, Seedorf, Thiago Silva, Flamini e Gattuso sono gli indisponibili, Aquilani e Boateng siedono in panchina. Il Lecce scende in campo con la giusta cattiveria agonistica e dopo quattro minuti è già Giacomazzi-gol. Punizione tagliata di Grossmuller, Yepes si addormenta e l'uruguaiano sigla l'1-0. I giallorossi capiscono subito che il Milan con la testa è ancora negli spogliatoi e pigiano sull'acceleratore: tanta confusione, ma anche velocità e corsa, con i centrocampisti salentini che si infilano come una lama nella difesa di burro dei rossoneri. Al 30' il raddoppio: dopo un calcio d'angolo assegnato per errore, Abbiati perde la sfera in uscita e Corvia cade in area. Fallo dubbio, non per Peruzzo che fischia il tiro dagli undici metri: gol dell'ex per Oddo, che non ha rimorsi e festeggia a più non posso. Al 36' scende la notte per Ibra e compagni: un goffo tocco di Antonini spalanca un'autostrada a Grossmuller, che a tu per tu con Abbiati firma l'incredibile 3-0. Il Milan è a terra, il Lecce in paradiso, per un sogno da cui il team di Di Francesco non vorrebbe svegliarsi mai.
Il nome che richiama alla realtà è quello di Boateng: l'incubo rossonero finisce, il Lecce si sveglia e vede il numero 27 abbattersi come una furia. Dopo due tiri velenosi nel giro di tre minuti ecco la perla che scatena il Milan: al 49' il ghanese esplode un sinistro di rara bellezza e impallina l'incolpevole Benassi per il 3-1. Bastano cinque minuti per il 3-2: ancora Boateng, questa volta servito da Cassano, scarica tutta la sua rabbia con un destro tutto potenza che s'insacca inevitabilmente. Il capolavoro personale del centrocampista si compie al 63': il Lecce sta barcollando e lascia un pallone vagante in area, su cui Boateng si avventa come un falco mettendo a segno la tripletta. Manca ancora mezz'ora e il Milan rallenta il gioco: l'innesto di Aquilani al posto di un Ambrosini fuori condizione garantisce fosforo in mezzo al campo, Cassano si risveglia dal torpore e regala giocate pregevoli. All'83' l'incubo diventa giallorosso: palla al contagiri di Aquilani per Cassano, che pesca Yepes a centro area. Il colombiano si fa perdonare le gravi lacune difensive del primo tempo realizzando il gol del 3-4 finale.
Tripudio rossonero: la squadra di Allegri coglie una vittoria che sembrava insperata dopo i primi quarantacinque minuti, ma deve ringraziare soprattutto la sapienza e la verve di Boateng. Non tutto è oro quello che luccica: i tre punti guadagnati a Lecce non devono far dimenticare il primo tempo disastroso, che ha messo in mostra evidenti limiti difensivi e parecchi uomini non al meglio della condizione. Il Lecce, beffato, si può consolare pensando di aver demolito il Milan per quarantacinque minuti: giocando così la salvezza può essere a portata di mano.
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