Il Milan si aggiudica al fotofinish il lunch-match della 22ma giornata di campionato, al termine di un match dall’andamento a dir poco rocambolesco, al cospetto di un Parma che, allo scoccare del 90’, era in vantaggio e sembrava poter essere in grado di conquistare un successo di straordinaria importanza in chiave salvezza. Invece, così non è stato perché nello stretto spazio di 120” dapprima Reijnders e poi Chukwueze hanno trasformato quello che poteva essere un pomeriggio da sogno in un incubo senza fine per i ducali che se ne tornano a casa, con più di un rimpianto.
E dire che erano proprio gli emiliani a partire meglio, con un atteggiamento spavaldo e disinvolto che metteva in imbarazzo un Milan che faticava a entrare mentalmente in partita. Non ci si stupiva più di tanto, quando al 24’ gli emiliani passavano in vantaggio: Cancellieri approfittava di uno scivolone di Theo Hernandez, e aveva tutto il tempo per aggiustarsi il pallone e fulminare Maignan con una conclusione a giro di precisione chirurgica.
I rossoneri pareggiavano quattro minuti dopo con Morata, ma l’iberico era in posizione di offside nel momento in cui si era involtato verso la porta avversaria. Nel momento di maggiore difficolta, arrivava comunque il pareggio: Suzuki, sugli sviluppi di un corner, travolgeva Pavlovic prima di colpire il pallone e Abisso indicava senza esitazione il dischetto. Protestavano i giocatori del Parma, ma il direttore di gara era irremovibile e anzi ammoniva Sohm. Dal dischetto, Pulisic non si lasciava certo pregare e ripristinava la parità con una conclusione forte e angolata.
Nella ripresa, Coincecao richiamava a sorpresa in panca Leao e Theo Hernandez, gettando nella mischia Bartesaghi e Bennacer, per rimescolare le carte. La gara si manteneva comunque vibrante con frequenti capovolgimenti di fronte anche se erano i gialloblù a dare l’impressione di essere più pericolosi. Al 54’ Hernani con una bordata da lontana sibilava la traversa, così come sei minuti dopo Reijnders faceva altrettanto sulla sponda opposta.
L’occasione più nitida capitava però sui piedi del neo entrato Almqvist che al 73’ si faceva letteralmente ipnotizzare da Maignan, che gli chiudeva lo specchio della porta con un intervento fenomenale. Erano le avvisaglie del nuovo vantaggio gialloblù che arrivava all’80’ quando la scena si ripeteva con Maignan che stavolta faceva un altro miracolo su Camara, anche se stavolta era di Delprato la deviazione vincente. Il Milan si rovesciava rabbiosamente in attacco, e quando tutto lasciava presagire una clamorosa vittoria degli emiliani, arrivava il ribaltone annunciato da un gol di Pavlovic di testa, annullato per millimetrica posizione di offside dello stesso difensore serbo.
Abisso concedeva sei minuti di recupero ed era dapprima Reijnders al 92’ a bucare la difesa parmense con una conclusione sulla quale probabilmente Suzuki poteva fare qualcosa di più, mentre due minuti dopo Chukweuze dopo una serie di carambole deviava il pallone alle spalle del portiere nipponico, con la difesa del Parma inspiegabilmente ferma per chiedere un fuorigioco che il VAR non ravvisava.
Era il tripudio per i tifosi rossoneri che passavano dall’inferno al paradiso, in un finale di gara semplicemente fuori da ogni logica. Il fischio finale arrivava come una liberazione per un Milan che, ancora una volta, ha dimostrato di possedere grande carattere, ma anche tanti problemi sopratutto in fase difensiva in cui troppo spesso gli attaccanti del Parma hanno potuto portare serie minacce dalle parti di Maignan.
Parma che, dal canto suo, deve recitare il mea culpa per la scellerata gestione del vantaggio nei minuti finali di una gara in cui sicuramente non aveva demeritato, ma che ha perso commettendo ingenuità che in serie A si pagano a carissimo prezzo.
Per effetto di questo risultato, il Milan sale a quota 34 in classifica e accorcia sulla Juventus, sempre con la partita di Bologna da recuperare; il Parma, invece, resta inchiodato a 20 punti in piena lotta per non retrocedere. Nel prossimo turno, il Milan affronterà l’Inter nel derby della “Madunina”, mentre il Parma nell’anticipo di venerdì prossimo al “Tardini” se la vedrà con il Lecce in uno scontro diretto molto importante in chiave salvezza.
Francesco Montanino