Al termine della stagione, chiusa con il secondo posto e la prematura esclusione dalle coppe europee, serpeggiava la delusione ed il pessimismo in casa Napoli, con un grosso interrogativo: il futuro. Due senatori della squadra azzurra come Dries Mertens e Marek Hamsik hanno per settimane alimentato i dubbi su una loro permanenza alle pendici del Vesuvio, fino a quando non è sceso in campo il nuovo allenatore: Carlo Ancelotti. Il tecnico ha avuto colloqui telefonici con il belga e lo slovacco, e il risultato è stato lo stesso: i due hanno ora posizioni diverse.
A Webnoviny.sk, il capitano azzurro ha rivelato di aver cambiato idea: "Non ci sono novità sul mio futuro, io ho tre anni di contratto con il Napoli e non sto chiedendo la cessione. Ancelotti mi ha parlato al telefono, è un onore avere un allenatore che ha vinto più di venti trofei. Lo ha portato De Laurentiis, questo mi rende felice, perché porta mentalità e nuovi elementi alla squadra". Parole che tutto sanno, fuorché di addio. Non è mancato neanche l'elogio ad Ancelotti di Dries Mertens: "Mi ha già chiamato - ha rivelato il belga a Sporza.be/nl - e mi ha chiesto di restare. E' stato molto convincente". Entrambi, poi, hanno salutato l'ex allenatore Sarri: "Abbiamo lavorato in modo fantastico - dice Hamsik - e questo si è visto sul campo. Non c'è nulla di male a cambiare dopo tre anni, le grandi squadre lo fanno, ed ora c'è un altro grande allenatore". Più enigmatico, invece, Mertens: "Non ho capito cos'è accaduto, mi è parso molto strano, perché è stato annunciato Ancelotti quando Sarri ancora non era stato licenziato, ma presto ne sapremo tutti di più".