Cambiano gli interpreti ma il risultato resta lo stesso. Il Napoli stende l’Empoli 5-1, mette pressione alla Juve, momentaneamente a +3, e si avvicina nel modo migliore allo spareggio per gli ottavi di Champions di martedì con il Psg. Nonostante sei cambi nella formazione titolare ci pensano il gol di Insigne e una tripletta strepitosa di Mertens ad avere ragione del club toscano, che per quello che ha fatto vedere al San Paolo davvero non meriterebbe il terzultimo posto in classifica. Nel primo tempo il calcio spettacolo del Napoli annichilisce i ragazzi di Andreazzoli, bravi a reagire con il quinto gol di Caputo a inizio ripresa. Seguono dieci brutti minuti per Ancelotti, che ricorre ai pezzi da 90 Allan e Callejon: dal loro ingresso il Napoli ci mette un minuto a chiudere il match. Il turnover funziona ma con i titolari non c’è praticamente più partita.
È proprio Insigne il protagonista del primo tiro della partita arrivato al 1’ di gioco. L’Empoli non si snatura e cerca il palleggio rapido palla a terra ma rischia spesso di esporsi in fase di uscita alle ripartenze del Napoli: proprio su una di queste Insigne batte Provedel al 9’ con un esterno destro rasoterra millimetrico, servito in area da Koulibaly dopo una cavalcata imperiosa partita dalla propria trequarti. Due minuti dopo Malcuit, servito da Ruiz, sfiora il raddoppio ma colpisce solo l’esterno della rete. L’Empoli non si perde d’animo, Antonelli segna pure il pareggio ma in fuorigioco. Gli azzurri lasciano il possesso ai toscani e provano a innescare il duo Mertens-Insigne in contropiede. Dietro Koulibaly e Maksimovic riescono a controllare le folate dei toscani: l’unico brivido è al 35’ quando Uçan pesca Caputo in area ma Hysaj è bravissimo ad anticiparlo in diagonale. Al 37’ però il Napoli raddoppia con una percussione centrale di Mertens, che con un meraviglioso destro a giro da fuori area buca Provedel e permette ad Ancelotti di chiudere la frazione con un confortante 2-0.
Il Napoli riparte cerando il tris: prima con il tiro a giro di Fabian Ruiz e poi con Hysaj, che non finalizza per un soffio un contropiede magistrale al 53’. Gli azzurri sono in totale controllo ma l’Empoli è bravo a continuare a crederci e viene premiato al 57’: Krunic infila la difesa partenopea con un bel filtrante per Caputo, bravo a battere Karnezis con un preciso rasoterra sul secondo palo. Il Napoli accusa il colpo e Koulibaly deve fare gli straordinari per evitare il pareggio: Ancelotti allora al 63’ manda nella mischia Allan e Callejon per Ruiz e Rog. Basta un minuto e proprio lo spagnolo serve Mertens, che dal limite dell’area di rigore disegna una pennellata di prima intenzione verso l’incrocio del secondo palo. Partita virtualmente chiusa e posto da titolare contro il Psg prenotato. Andreazzoli non si arrende e mette Zajc per Acquah e Pasqual per Krunic: su corner Silvestre sfiora l’incrocio dei pali.
Le verticalizzazioni improvvise dei toscani però continuano a impensierire la retroguardia del Napoli ma con il passare dei minuti la lucidità viene meno: il tecnico dei toscani mette anche La Gumina al posto di Uçan per tentare l’assalto finale ma è Di Lorenzo, sugli sviluppi di un corner, a costringere Karnezis alla deviazione sopra la traversa al 79’. Ma alla fine il Napoli cala il poker grazie a Milik, entrato all’83’ per Zielinski: Mertens serve il polacco in area all’89’, che non ci pensa due volte a calciare di esterno e a battere Provedel. Il punto esclamativo lo mette Mertens, servito in modo sublime da Insigne in ripartenza sul settimo corner dell’Empoli: il belga supera l’uscita di Provedel e deposita nella porta vuota il quinto gol. Sarò davvero difficile per Ancelotti tenere il belga di nuovo in panchina martedì con il Psg.