Mourinho ha avvisato le altre italiane, chiamate a non farsi trovare impreparate all'arrivo di Cristiano Ronaldo in Italia. Da Napoli, però, il messaggio è chiaro: la Serie A è tutta da giocare. Ne è convinto Lorenzo Insigne, che accoglie il portoghese, ma senza partire sconfitto. "Gli do il benvenuto - dice il capitano azzurro alla Gazzetta dello Sport - ma voglio vedere come si adatterà al nostro campionato. Qui vincere le partite da solo è difficile, e due anni fa in due partite agli ottavi non è riuscito a segnarci. Le difese italiane sono fortissime, ma contro la Juventus ha dimostrato di essere un fenomeno. Le sue qualità non sono in dubbio, non vinci cinque Palloni d'Oro per caso, ma per come vedo io il calcio, Messi è più forte".
Inter e Roma hanno lavorato molto sul mercato, mentre il Napoli ha ingaggiato Ancelotti, ma secondo Insigne è ancora la squadra partenopea l'anti-Juve. "Siamo noi gli avversari principali, abbiamo cambiato poco e abbiamo fatto un grande acquisto: il mister, che trasmette serenità a tutto l'ambiente, anche al presidente. E' semplice nei gesti, fa gruppo, è esperto e con lui miglioreremo anche in Europa. E poi il Napoli era già fortissimo, c'è un gruppo che ha fatto bene, e questo grazie a Sarri, che posso solo ringraziare per ciò che ci ha insegnato. Ho imparato tanto, e spero di farlo ancora di più adesso".